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Pescara

Elezioni annullate a Pescara: verso l’inchiesta della Procura

Pescara. Dalla sentenza del Tar, che ha annullato parzialmente le elezioni comunali del 2024, all’inchiesta della Procura di Pescara.

Il passaggio è stato dettato proprio dal Tribunale amministrativo che, dopo essersi pronunciato sulle irregolarità oggetto del ricorso sulle ultime consultazioni amministrative, ha inoltrato quanto riscontrato alla Procura epr eventuali accertamenti e conseguenze penali.

“Non può affermarsi e neanche escludersi che vi sia stata un’attività postuma che, colposamente o dolosamente, abbia determinato la lacerazione dei plichi”, si legge tra le 98 pagine della sentenza del Tar che parla di “numerosissime irregolarità” e di “potenziali manomissioni”.

Ricostruendo: dopo gli scrutini dell’8 e 9 giugno, che hanno decretato la vittoria di Carlo Masci e del centrodestra al primo turno per meno di 600 voti, l’ex consigliera comunale Pd Stefania Catalano e due cittadini hanno fatto ricorso al Tar su presunte irregolarità nelle verbalizzazioni in diversi seggi.

In un anno, i controlli effettuato dal Tar hanno rivelato “gravissime lacune nella verbalizzazione”, financo a ipotizzare “un possibile flusso di schede non tracciato”. Sotto accusa diversi plichi contenti le schede votate, con buste strappate, aperte e senza timbri.

Dalla sentenza emergono irregolarità registrate in varie sezioni: “Nella sezione 25 il verbale presenta gravi incongruenze come si evince dalla verificazione; nelle sezioni 47, 73, 95, 145 e 169, il verbale della sezione non ha addirittura affatto riportato il dato delle schede ricevute; e anche nelle sezioni 42, 45 e 78, in cui come visto sono pure state rinvenute schede in più o in meno rispetto a quelle consegnate, non è stato verbalizzato dalla sezione il numero delle schede ricevute”.

E ancora: “In queste sezioni il fatto di per sé grave dell’apparizione/sparizione di schede è reso ancora più grave dalla prova di un controllo e una gestione delle operazioni del tutto superficiale. Il fatto che alcune schede siano scomparse in alcune sezioni e rinvenute in più in altre non dimostra ovviamente in modo univoco l’esistenza di fenomeni dolosi funzionali alla migrazione delle stesse, ma è sicuramente in grado di incidere sulla genuinità del risultato elettorale, sull’attendibilità delle operazioni; sorgono oggettivamente dei dubbi che non sono compatibili con l’affidabilità del risultato”.

Elementi che ora la Procura dovrà valutare come oggetto di eventuali illeciti di natura ben più grave di quella meramente amministrativa.

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