
Pescara. Va al mare indossando la divisa del Chieti Calcio, un avventore dello stabilimento balneare lo vede e prima lo aggredisce verbalmente, poi lo prende a spintoni.
E’ accaduto a Pescara: preso di mira l’allenatore della squadra Under 17 del Chieti Calcio, Maurizio D’Alberto.
E’ anche arrivata un’ambulanza, insieme alle forze dell’ordine, per prestare soccorso al tecnico che però, dopo le prime cure, ha rifiutato il trasferimento in ospedale.
Oggi la società teatina dai suoi canali social esprime vicinanza a mister D’Alberto. “Apprendo con indignazione e profonda amarezza – dichiara il presidente del Chieti, Gianni Di Labio – dell’aggressione subita dal nostro allenatore della formazione Under 17. Un episodio vile e inaccettabile, che nulla ha a che vedere con lo sport e i suoi valori più autentici. La rivalità calcistica può e deve rimanere sul campo, alimentata dalla passione e dal tifo; quando si trasforma in violenza, diventa solo espressione di inciviltà. Come presidente del Chieti Fc 1922 condanno con la massima fermezza ogni gesto che, partendo da una passione sportiva, si trasformi in pretesto per l’odio. Il calcio deve unire e non dividere, essere luogo di rispetto e confronto leale”.
“Vorrei esprimere la mia gratitudine al titolare del ristorante e alle forze dell’ordine per la loro gestione della situazione – continua il presidente della squadra, rispondendo sui social ad alcuni commenti – Il proprietario del ristorante ha allertato le autorità tempestivamente, prevenendo un peggioramento degli eventi. L’incidente è stato causato da un singolo individuo e, sono certo, resterà un atto isolato e non può rappresentare la comunità o l’attività commerciale nel suo insieme. Mi auguro che un gesto così insensato non infanghi l’immagine dello sport e, ripeto, l’attività commerciale e tutta la comunità”.