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L'Aquila

Teramano a processo per incidente mortale a Sulmona

Un 66enne a giudizio dopo la morte di Fernando Ranalli, presidente Federciclismo

lOCATELLI

Cercò di superare tre moto ma, durante la fase di rientro, urtò uno dei motociclisti facendolo cadere a terra e procurandogli delle ferite risultate poi fatali. S.D.F., 66enne di Teramo, indagato per omicidio stradale, è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Sulmona.

Secondo l’accusa, avrebbe provocato la morte del 70enne Fernando Ranalli, noto in provincia per esser stato presidente del Comitato Provinciale della Federciclismo fin dagli anni ’80.

I congiunti di Ranalli (la moglie, i due figli e i quattro nipoti) si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada.

Per la ricostruzione dei legali della famiglia, nell’incidente del 29 luglio 2021, S.D.F., a bordo di una Mercedes, stava guidando lungo la strada statale 17, con direzione da Roccaraso a Sulmona, nel comune di Pettorano sul Gizio.

Verso le 20.20, a una velocità di circa 84 chilometri orari, quindi superiore al limite di 50 vigente su quella strada, quando tentò il sorpasso di tre motociclisti, nonostante la doppia linea continua.

Durante la fase di sorpasso dell’ultima moto, tuttavia, si accorse, sempre secondo la ricostruzione dei legali, di un veicolo che arrivava dalla direzione opposta e, costretto a rientrare nella propria corsia, sterzò verso destra, urtando la Yamaha su cui viaggiava Ranalli che cadde sull’asfalto. Immediati i soccorsi. Il 70 venne trasportato con urgenza all’ospedale di Sulmona dove purtroppo morì nella notte.

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