Chieti, San Camillo: nessun dietro front sulla Cittadella giudiziaria
Il sindaco e il presidente Febo: “In aula la revoca della delibera in autotutela, la riproporremo integrata del vincolo del Ministero alla Cultura apposto successivamente all’approvazione di gennaio”

Chieti. “L’Amministrazione comunale resta dell’avviso che la Cittadella giudiziaria dovrà nascere nel centro storico. Il decreto del Ministero alla Cultura, nato attraverso l’attività di indagine e accertamento fatta dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Chieti e arrivato dopo l’approvazione della delibera con cui il Consiglio comunale cristallizza il futuro del San Camillo, addirittura rafforza il nostro intendimento, per questo revochiamo in autotutela l’atto di gennaio, per produrre un atto nuovo che tiene conto del vincolo e della mutata situazione”, così il sindaco Diego Ferrara con il presidente del Consiglio Comunale Luigi Febo.
“Nessuna marcia indietro sul San Camillo, anzi, andiamo avanti alla luce del decreto, ma non perché l’Amministrazione abbia cambiato idea o perché passi la teoria di chi vuole lì una cittadella che per il Comune dovrà nascere nel centro storico – precisano gli amministratori – . Un intento ancora più determinato, tant’è che con l’Agenzia del Demanio stiamo facendo ulteriori sopralluoghi alla ricerca di altri spazi allo scopo nel perimetro del centro città. Per perfezionare l’atto e integrarlo soprattutto dopo le determinazioni della Soprintendenza Architettura, Belle arti e Paesaggio di Chieti che ha posto un vincolo successivo, di cui all’epoca non potevamo avere contezza. Ci sarà questo doppio passaggio in Consiglio: prima la revoca che contiene già l’indirizzo a disporre una nuova delibera e successivamente l’approvazione della nuova delibera con tutti gli atti conseguenziali, in linea con quanto voluto dall’Assise per la rinascita del polo del San Camillo come ambito socio assistenziale a servizio della città e di tutto il territorio”.