
Chieti. La FIOM CGIL di Chieti esprime forte preoccupazione per la proroga dei Contratti di Solidarietà alla Baomarc, azienda strategica della componentistica automotive con sedi ad Atessa e Lanciano, estesi fino al 31 dicembre 2025.
Questa proroga non è un episodio isolato, ma rappresenta un segnale allarmante di una crisi profonda che colpisce l’intero indotto legato a Stellantis, e che sta mettendo in ginocchio il comparto industriale abruzzese. A pagare il prezzo più alto sono ancora una volta le Lavoratrici e i Lavoratori, vittime dirette delle ricadute della riorganizzazione dell’ex Sevel e, più in generale, delle scelte industriali del gruppo Stellantis.
La situazione della Baomarc è solo la punta dell’iceberg. La crisi del settore automotive non riguarda più soltanto Stellantis, ma si riversa pesantemente su tutto il tessuto produttivo che ruota attorno al colosso automobilistico. L’indotto, fatto di aziende come Baomarc, non può continuare a vivere nell’incertezza.
Riteniamo inaccettabile che siano sempre i Lavoratori, sia diretti che dell’indotto, a dover sostenere il peso di questa crisi.
Per questo motivo, insieme alle OO.SS. Nazionali, chiediamo con urgenza la convocazione di Stellantis a Palazzo Chigi. Solo un confronto ai massimi livelli istituzionali potrà portare a soluzioni strutturali e offrire garanzie reali per il futuro degli stabilimenti e dell’occupazione.
La FIOM CGIL di Chieti rinnova il proprio impegno al fianco dei lavoratori e chiede un intervento immediato e coordinato da parte delle istituzioni e del Governo.
È fondamentale che al tavolo nazionale sulla crisi dell’automotive si affronti seriamente il piano industriale di Stellantis, costruendo percorsi concreti per tutelare ogni singolo posto di lavoro in un settore che rappresenta un pilastro per l’economia abruzzese e per l’intero Paese.