
“Azioni studiate appositamente per rafforzare l’efficacia delle attività di rilancio dei
territori dell’Appennino centrale, attraverso la semplificazione e l’ampliamento dell’accesso ai contributi
e l’estensione di benefici a ulteriori categorie di cittadini e imprese.
È questa la finalità dell’Ordinanza speciale che abbiamo approvato in Cabina di coordinamento, un intervento che modifica e integra e il Testo Unico della Ricostruzione Privata e alcune Ordinanze commissariali. Si tratta di un risultato reso possibile grazie stretta collaborazione interistituzionale che caratterizza la ricostruzione post-sisma 2016: una ‘creatura’ viva, che muta continuamente e che, per questo, richiede un costante lavoro di
aggiornamento e adattamento. L’obiettivo di tutti è quello di venire incontro alle esigenze dei cittadini e
del tessuto imprenditoriali, trovando le soluzioni più idonee e funzionali rispetto alle eventuali criticità e
a seconda del variare delle esigenze.
Attraverso questa ordinanza, abbiamo compiuto un altro utile passo in avanti verso questo obiettivo”.
Lo afferma il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli.
Tra gli altri interventi approvati contenuti nell’Ordinanza si segnala la modifica all’articolo 30 del TURP che
consente un più semplice accesso rispetto all’ipotesi di delocalizzazione, dal momento che dà la possibilità
di delocalizzare l’attività presso un immobile che abbia una superficie inferiore o superiore rispetto a
quello preesistente nella misura del 10%.
Tale opzione di acquisto è ammessa anche nei Comuni in cui, alla data di entrata in vigore del Turp, fossero già stati adottati PSR o piani attuativi. Per quanto riguarda la modifica realizzata rispetto all’allegato 5 del TURP, essa prevede un aumento del contributo parametrico pari al 5% per tutti gli edifici, con proprietà sia pubblica sia privata, la cui classe d’uso sia pari alla III (precedentemente era previsto solo per classe superiore alla II e in proprietà mista).
In questo modo si estende notevolmente non solo la percentuale concessa ma anche la tipologia di edifici a cui la norma risulti applicabile. Infine, la modifica all’Ordinanza n. 51/2018 consente l’erogazione del contributo al
100% anche per interventi su aggregati edilizi obbligatori individuati dai Comuni, anche non destinati ad
abitazione principale o attività produttiva. Le finiture interne restano finanziabili solo se si tratta di
abitazioni principali o attività produttive attive al momento del sisma. Tale intervento è volto a mitigare
l’impatto dell’accollo, nei soli nei casi aggregati obbligatori individuati dai comuni, sui proprietari degli
immobili agibili alla data del sisma 2016. Tale modifica prevede inoltre che, in presenza di edifici inagibili sin dal sisma 1997 all’interno di aggregati venga eliminata la riduzione del 35% del contributo concedibile
mantenendo la limitazione di utilizzo dello stesso alle sole parti comuni dell’intervento.