
Abruzzo. “I dati Agenas sulle reti tempo-dipendenti, riferiti all’anno 2023, dimostrano in modo inequivocabile quanto fosse indispensabile procedere alla reingegnerizzazione della rete ospedaliera regionale, puntando proprio sulla implementazione di questo tipo di reti”.
Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, a margine della presentazione della Quarta indagine nazionale sull’attuazione delle reti tempo-dipendenti dell’Agenas (l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali).
Un report che fotografa la situazione al 31 dicembre 2023, poche settimane dopo l’approvazione della legge regionale che ha ridisegnato la rete ospedaliera abruzzese (i dati sono dunque precedenti all’attuale modello) focalizzando l’organizzazione dei presidi sulle reti tempo dipendenti del cuore e del politrauma, con un sistema di ospedali hub e spoke connessi tra loro per garantire un’assistenza tempestiva.
Scorrendo i dati, ad esempio, emerge che il 56.9 per cento dei pazienti colpito da infarto miocardico acuto viene sottoposto a intervento di angioplastica coronarica entro 90 minuti (la media nazionale è 56.1), mentre siamo in media nazionale per il rapporto tra il numero complessivo di episodi di sindrome coronarica acuta e insufficienza cardiaca ad alto rischio ischemico e gli stessi avvenuti in pazienti avviati alla riabilitazione (14 per cento). Buona anche la performance per gli ictus trattati in trombolisi (oltre il 16 per cento, contro una media nazionale del 14). In media anche la mortalità a 30 giorni per trauma (29 per cento) e per ictus ischemico (8 per cento), mentre siamo molto al di sotto (14 contro il 18 per cento nazionale) per quella per ictus emorragico.
Scontiamo, invece, un punteggio basso per l’organizzazione complessiva delle reti, che nel 2023 era ancora in fase di implementazione: 0.52 per cento, al 14esimo posto tra Umbria e Calabria.
“Prendiamo atto del report Agenas 2023 – continua l’assessore – ma gli interventi portati avanti tra il 2024 e il 2025 sul miglioramento delle reti e sulla loro governance, che si innestano in quello generale sulla rete ospedaliera, siamo certi che restituiranno dati molto più positivi già a partire dalla prossima indagine”.
Già nel 2024, dai dati già disponibili sul portale Agenas, si evidenziano i primi sostanziali miglioramenti: sulla rete cardiologica, tutti i presidi ospedalieri hub e spoke sono raggiungibili entro 60 minuti, mentre in 30 minuti su una popolazione over 20 pari a un milione e 64mila abitanti ne risultano scoperti poco più di 48mila. La rete stroke-ictus, invece, prende in considerazione una popolazione di riferimento pari a 871mila abitanti over 35: di questi, in 823479 riescono a raggiungere in 30 minuti gli ospedali di riferimento, mentre in 60 minuti il numero sale a 870205. Per la rete trauma, la popolazione di riferimento sulla quale è calcolato il parametro, è quella totale, pari a un milione 275mila abitanti, che entro 60 minuti accede interamente ai presidi ospedalieri specializzati; un dato che scende a un milione 220mila nell’intervallo dei 30 minuti. Lo stesso bacino di popolazione è riferito all’emergenza urgenza, raggiungibile da tutti gli abitanti entro 60 minuti e da un milione 250mila abruzzesi entro 30 minuti.
E nel rilevare i dati 2024 positivi pubblicati sul portale dell’agenzia, il commissario straordinario dell’Agenas Americo Cicchetti ha rimarcato il miglioramento della nostra Regione, confermato anche dalle evidenze diffuse e ha incoraggiato a proseguire nel percorso intrapreso.