A Castrogno il “Pranzo d’Amore” organizzato per i detenuti FOTO
Iniziativa nazionale promossa da Prison Fellowship Italia e Rinnovamento nello Spirito Santo

Giovedì 18 dicembre la Casa Circondariale di Teramo – Castrogno ha accolto, per il terzo anno consecutivo, “L’Altra Cucina… per un Pranzo d’Amore”, l’iniziativa nazionale promossa da Prison Fellowship Italia e Rinnovamento nello Spirito Santo, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con la Fondazione Alleanza del RnS.
L’edizione 2025 ha avuto un valore particolare perché dedicata al Reparto Femminile, offrendo alle detenute una giornata di attenzione, bellezza e condivisione. L’evento si inserisce nel più ampio progetto nazionale che ha coinvolto 56 istituti penitenziari, oltre 9.000 persone detenute e una rete di oltre 70 chef, 1.300 volontari e 700 agenti penitenziari, per un totale di 30.000 piatti serviti. Una festa diffusa che ha trasformato il Natale in un’occasione di incontro autentico.
La tappa teramana è stata resa possibile grazie al lavoro congiunto di istituzioni, volontari e realtà sociali del territorio. Tra le figure istituzionali presenti: Maria Lucia Avantaggiato, Direttore della Casa Circondariale di Teramo, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa e ha ricordato l’impegno delle detenute nella preparazione degli spazi destinati al pranzo; Igor De Amicis, Attuale Comandante; Francesco Scarangella, Neo Commissario Capo con incarico di vice comandante; Giuseppe Pallini, Sostituto Commissario Coordinatore, Vice Comandante; Valiante Marino José, Ispettore del Reparto Femminile Casa Circondariale di Teramo; Patrizia Bruna Boccia, Responsabile area educativa; Avv. Monia Scalera, Garante dei Detenuti; Avv. Simona Mazzilli per le ACLI sezione di Teramo.
La giornata si è aperta con un momento di grande significato: Don Delfino, parroco della Diocesi di Teramo-Atri, ha officiato la Santa Messa, offrendo parole di speranza, perdono e rinascita. Un momento spirituale che ha toccato profondamente le detenute e tutto il personale presente, ricordando che la dignità non viene mai meno, neppure nei luoghi più fragili. L’intera giornata è stata documentata con sensibilità da Raffaele D’Andrea comunità Emmaus, che ha realizzato il servizio fotografico ufficiale, catturando volti, gesti ed emozioni che raccontano più di mille parole.
A Teramo hanno partecipato: Chef Davide Pezzuto del D.one Ristorante Diffuso, che ha donato la sua cucina d’autore all’interno del carcere trasformando la mensa in uno spazio di bellezza concreta; Roppoppò – Il Cantastorie Franco Palumbo, che ha regalato musica e narrazione popolare creando un clima di ascolto e leggerezza. Sono intervenute inoltre: Lisa Di Giovanni, giornalista e partner nazionale di Prison Fellowship Italia; Alessia Piperno, viaggiatrice e scrittrice. Le due professioniste hanno offerto riflessioni, storie e ascolto attento, costruendo un ponte emotivo tra interno ed esterno, tra privazione e possibilità.







