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Aggressioni ai sanitari, l’OPI: “Agire anche per quelle sul web”

La richiesta

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Teramo esprime “ferma condanna per i recenti episodi di aggressione fisica e verbale che si sono verificati in provincia ai danni di operatori sanitari impegnati nelle loro funzioni di soccorso e assistenza. Eventi che, per la frequenza con cui si ripetono sull’intero territorio regionale e nazionale, non sono più casi isolati, ma fanno parte di un preoccupante trend che colpisce quotidianamente chi presta servizio per la salute pubblica”.

“L’OPI di Teramo ricorda che lo Stato ha recentemente rafforzato la tutela penale degli operatori sanitari: il quadro normativo introdotto con il Decreto Legge 137/2024 e le successive disposizioni prevede misure stringenti, tra le quali l’applicazione dell’arresto in flagranza — e in casi previsti anche la flagranza differita — per chi aggredisce personale sanitario, nonché l’inasprimento delle pene per danneggiamenti e comportamenti violenti all’interno delle strutture sanitarie. Questi strumenti sono stati approvati per tutelare professionalità che operano in condizioni sempre più difficili”.

“Il fenomeno delle aggressioni fisiche e verbali, come dimostrano numerosi studi e rapporti, ha un crescente impatto psicologico sui professionisti sanitari, con un numero rilevante di denunce e segnalazioni che richiedono risposte strutturate – dichiara il presidente dell’OPI Teramo, Andrea Fini – Senza contare l’incidenza negativa sull’assistenza sanitaria ai cittadini, che si ritrovano reparti e servizi in difficoltà per via dell’abbandono e delle rinunce da parte del personale particolarmente esposto”.

Preoccupazione specifica suscitano, inoltre, i commenti violenti e le campagne di odio rivolte agli operatori sanitari sui social network: “La violenza digitale, come minacce, insulti pubblici, diffusione di contenuti denigratori – conclude Fini – amplifica il danno e favorisce la normalizzazione di comportamenti inaccettabili. E quindi necessario agire anche sul piano della prevenzione e del contrasto online”.

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