
Teramo. “Indetta per mercoledì 10 dicembre la seconda azione di sciopero nazionale nel settore dell’igiene ambientale, con presidi e manifestazioni in tutto il Paese”.
Lo rendono noto Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che spiegano: “Dopo oltre dieci mesi dalla scadenza del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’igiene ambientale, le lavoratrici e i lavoratori del settore tornano a mobilitarsi. Nonostante la grande adesione allo sciopero e ai presìdi del 17 ottobre scorso, Utilitalia, Cisambiente Confindustria, Assoambiente e le Centrali cooperative continuano a mantenere una posizione di chiusura, rinviando il confronto e bloccando il rinnovo contrattuale.
Per questo, accogliendo il mandato espresso dal Coordinamento nazionale unitario delle delegate e dei delegati del 27 ottobre, abbiamo deciso di rilanciare la mobilitazione. Dal 3 novembre si sono interrotte le relazioni sindacali a tutti i livelli. Rivendichiamo un contratto che garantisca salari adeguati, sicurezza sul lavoro, valorizzazione professionale, welfare contrattuale e tutele reali per tutte e tutti, compresi i lavoratori degli appalti e degli impianti, troppo spesso invisibili. Ci meraviglia il silenzio assordante delle proprietà delle imprese, sia pubbliche che privata, che continuano a non esprimere una parola di responsabilità sociale verso lavoratrici e lavoratori che, con professionalità e sacrificio, assicurano ogni giorno un servizio pubblico essenziale per la collettività. Non accettiamo che il CCNL venga svuotato delle sue funzioni, né che salute e sicurezza vengano considerate un costo da comprimere. Dopo anni di rincari e precarietà, è necessario un rinnovo che migliori concretamente le condizioni di chi lavora”. Questa raccolta rifiuti porta a porta è diventata un vero e proprio problema alla salute degli addetti, per mezzi non adeguati alla movimentazione manuale dei carichi e perché non si può fare il servizio di raccolta in singolo, il codice della strada è chiaro il mezzo non si può lasciare acceso se si scende per raccogliere i rifiuti.
Il messaggio dei sindacati è netto: “O si rinnova il contratto per migliorare la vita di chi lavora, oppure la mobilitazione continuerà senza sosta, in ogni azienda e in ogni territorio”.



