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Pescara

Piano anti rumore: sindaco e assessori assenti in Commissione: “Così spengono Pescara Vecchia”

Pescara. Si è svolta questa mattina la seduta della Commissione Controllo e Garanzia del comune di Pescara convocata per fare il punto sul piano di risanamento acustico del centro storico, la cui discussione in aula era prevista per oggi pomeriggio ma che sarà di nuovo rinviata alla prossima settimana.

A far indignare l’opposizione è stata soprattutto l’assenza di sindaco, assessore delegato Cristian Orta, dirigente o tecnici del Comune coinvolti nel procedimento.

“L’assenza totale della parte politica e di quella tecnica è un fatto gravissimo – dichiara il capogruppo M5S e presidente della Commissione, Paolo Sola – e dà la misura esatta del livello di interesse da parte del centrodestra verso questo tema: zero. Qui si sta discutendo di un piano che può determinare il futuro di un intero quartiere, e chi dovrebbe assumersi la responsabilità delle scelte ha deciso semplicemente di non presentarsi”.

La Commissione era stata richiesta dalle stesse associazioni di categoria dopo il primo rinvio della delibera di approvazione del piano di risanamento acustico di Corso Manthonè e vie limitrofe, deciso nei giorni scorsi. Un rinvio che ha riaperto uno spazio per proporre modifiche a un documento che, se approvato nella forma attuale, rischia, secondo Sola, “di infliggere il colpo di grazia a un quartiere già in sofferenza, mettendo in ginocchio decine di attività che non potrebbero sopravvivere a misure così rigide e penalizzanti”.

“Le preoccupazioni delle categorie sono più che fondate – sottolinea Sola – Il piano, così com’è, rischia di spegnere definitivamente il centro storico: molte attività non resisterebbero a un ulteriore irrigidimento delle regole, soprattutto dopo le ordinanze e le limitazioni che già hanno reso estremamente difficile lavorare, e che già dopo il primo weekend di applicazione avevano portato ad un dimezzamento di presenze e incassi da parte delle attività commerciali. Durante la seduta, la maggioranza di centrodestra ha confermato comunque una chiusura ad ogni forma di ripensamento o adeguamento del piano, mostrandosi sorda alla proposte delle associazioni di mitigare le misure previste, nonostante il piano sia tuttora emendabile e il Consiglio Comunale debba ancora approvarlo definitivamente”.

“È inaccettabile l’atteggiamento del centrodestra – prosegue il pentastellato – le categorie hanno portato suggerimenti concreti, ragionevoli, finalizzati non ad aggirare le regole ma a renderle sostenibili per chi ogni giorno tiene vivo il quartiere. La maggioranza invece ha eretto un muro, rifiutando ogni confronto e rimandando alla successiva fase delle osservazioni che, però, rischia di aprire alle modifiche solo mesi e mesi dopo l’approvazione della delibera. Nel frattempo le attività commerciali saranno strangolate definitivamente da misure folli, come l’installazione di contapersone digitali o tornelli lungo tutto il quartiere, che rischiano di far chiudere una saracinesca dopo l’altra, e nonostante, è questo il paradosso, gli ultimi rilievi fonometrici abbiano mostrato una situazione profondamente migliorata”.

Il Movimento 5 Stelle annuncia che porterà avanti una battaglia serrata in Consiglio per evitare che il piano venga approvato nella sua forma attuale:” Saremo noi, insieme a tutte le forze della coalizione di centrosinistra. a farci portavoce delle richieste degli operatori presentando tutti gli emendamenti necessari per rendere il piano più elastico, più realistico e compatibile con la sopravvivenza delle attività del centro storico, senza compromettere il diritto alla vivibilità da parte dei residenti. Non permetteremo che, per l’ennesima volta, si adottino provvedimenti punitivi che rischiano di desertificare un quartiere che è patrimonio di tutta la città”, conclude Paolo Sola.

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