Giornata della disabilità, “fiumi di parole per solito buonismo, serve osservare le norme”
Le parole di Fausta Di Berardo di Futuro In

“Ieri, nella giornata internazionale delle persone con disabilità, una donna in carrozzina si è svegliata e già sapeva che avrebbe letto fiumi di parole in difesa dei diritti delle persone con disabilità. Proferite dai più, proferite dai tanti”.
A dirlo Fausta Di Berardo di Futuro In Teramo.
“Parole, pensieri, intendimenti ottimistici e trionfali sulla centralità del disabile nella società contemporanea. Il solito buonismo strumentale, di chi cerca consensi facili, senza essersi mai interrogato sulle montagne che ogni giorno la persona disabile deve scalare. Discutere di disabilità deve richiamare tutti alla massima responsabilità, all’utilizzo delle giuste e necessarie competenze in disability management, perché da quando tutti parlano di tutto si mina la credibilità primitiva di chi si esprime”.
“Per migliorare la reale inclusione delle persone disabili, occorre conoscere il sistema delle norme, i diritti e le facoltà, i sistemi sanzionatori, le esigenze primarie e secondarie delle persone disabili. Il filantropismo ottocentesco ha fatto il suo tempo. I disabili non hanno bisogno di concessioni, di manifestazioni verbali o di compassione. Abbiamo il diritto che le normative siano osservate. Abbiamo il dovere di osservare e rimostrare contro i limiti, le barriere, i tanti pregiudizi che caratterizzano la vita quotidiana dei disabili. Senza portavoci o ambasciatori esterni. Perché sul tema della disabilità, sono rari, anzi rarissimi, gli aneliti autentici e gli impegni individuali che abbiano prodotto risultati concreti. Dimentichiamoci del passato. E’ l’atteggiamento più prudente ed opportuno, nella speranza che il futuro sia prodigo di fatti piuttosto che di dichiarazioni vuote ed autocelebrative. Siamo disabili, ma siamo persone pensanti”.



