
Pescara. Dopo gli spari a salve, apparentemente a scopo intimidatorio e per rappresaglia a una rissa avvenuta la sera prima, un’altra brutale aggressione si è consumata nella notte tra sabato e domenica a Pescara Vecchia: gli autori, anche in questo caso, 2 uomini a bordo di uno scooter.
E’ il quotidiano Il Centro a riferire del secondo caso, specificando che, almeno per ora, non ci siano collegamenti con la corsa di un T-Max tra la folla di corso Manthoné, alle 23:30 di sabato, conclusasi con alcuni proiettili a salve esplosi all’indirizzo di una coppia.
La seconda, tremenda aggressione, si è consumata alle 3.30, quando due ragazzi di 25 e 23 anni, sono stati aggrediti improvvisamente da due uomini in sella a un motorino. Le vittime raccontano, dopo aver denunciato il tutto alla polizia, di non aver mai visto prima gli aggressori che, mentre stavano attraversando a piedi per arrivare in piazza Unione, hanno visto i due “puntarli” con lo scooter e passargli accanto a pochi centimetri. Alle rimostranza dei due ragazzi, quelli sullo scooter sono tornati indietro per poi scendere e prenderli prima a schiaffi, poi a pugni, quindi a colpi di casco in faccia, minacciandoli di morte.
Non sarebbe bastato nemmeno l’intervento di un passante a placare la scarica di violenza, condita amaramente da minacce di morte. E quando i due giovani sono scappati per rifugiarsi in un fast-food di via dei Bastioni, i due feroci aggressori li avrebbero inseguiti con il motorino sul marciapiede per continuare a picchiarli e minacciarli di fargli passare i guai se li avessero rivisti.
Medicati in pronto soccorso, uno ha riportato un trauma facciale al volto e 6 giorni di prognosi, l’altro vari punti di sutura per dei tagli al sopracciglio e al labbro, con 10 giorni di prognosi.
La polizia, ora, indaga per risalire ai responsabili anche di questo tremendo episodio, partendo dalla testimonianza delle vittime che hanno individuato una grande croce nera tatuata sul collo di uno dei due aggressori.



