Tutti giù per terra: in anteprima il 18 otttobre il corto di Pucciconi
Cinzia Scaglione e Beatrice Stella: due interpretazioni completamenti nel corto

Due generazioni di attrici, un’unica anima spezzata: Cinzia Scaglione e la giovanissima Beatrice Stella (11 anni) danno corpo e voce a Viola, protagonista di Tutti Giù per Terra, il nuovo cortometraggio d’autore di Marco Simon Puccioni, in anteprima il 18 ottobre alle ore 12.00 nell’ambito della XXIII edizione di Alice nella Città – sezione Onde corte, proiezioni speciali – all’interno della Festa del Cinema di Roma.
Il corto – con Tommaso Ragno e Cinzia Scaglione – racconta la storia di Viola, una donna che rivive i traumi del bullismo infantile e di una violenza sessuale subita in età adulta. Attraverso un linguaggio che alterna realismo e sequenze oniriche, Puccioni mette in scena i limiti di un sistema giudiziario incapace di ascoltare e proteggere, ma lascia intravedere uno spazio fragile di resistenza e speranza.
Cinzia Scaglione, autrice e protagonista del corto, offre un’interpretazione potente e autentica. «Mi considero un’artista impegnata nel sociale – afferma – Da anni porto avanti una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne attraverso il teatro e il cinema. Lo faccio come attrice e come autrice. È una missione la mia, che nasce da una storia personale. Conosco molto bene ciò di cui parlo. Questo corto parla di un’altra violenza, quella del bullismo e dello stupro. È un cortometraggio duro, ma direi necessario, che affronta senza filtri le conseguenze devastanti della violenza e l’impotenza, che spesso diventa silenziosa complicità, di un sistema che ha numerose falle. Non ci protegge davvero».
Accanto a lei, la sorprendente Beatrice Stella, convincente in un ruolo così complesso, interpreta Viola da bambina. Con una sensibilità fuori dall’ordinario, riesce a restituire tutta la fragilità e il dolore dell’infanzia ferita. “Interpretare Viola da bambina mi ha toccato nel profondo – racconta – Mi ha fatto capire quanto siano fragili le persone, anche quando sembrano forti. Il bullismo e la violenza non sono solo parole o gesti: è qualcosa che lascia cicatrici invisibili, che restano dentro per sempre”.
Il progetto nasce da un’idea di Cinzia Scaglione, ispirandosi al libro Stupro di Alberto Bottacchiari, portato dalla Scaglione anche in scena. Insieme a lei ha scritto la sceneggiatura anche Costanza Bongiorni, poi sviluppata insieme al regista Puccioni. “Con questa sceneggiatura ho vinto il bando Nuovo Imaie. L’ho scritta in collaborazione con Costanza Bongiorni e poi ha dato il suo prezioso apporto anche il regista, non appena ha sposato il progetto e la causa. Ne sono onorata perché Marco, oltre ad essere un grande professionista, ha una enorme sensibilità”. Il corto è prodotto da Giampietro Preziosa per Inthelfilm, con il sostegno di Nuovo Imaie e MIC, e ha una durata di 19 minuti.
Per Beatrice Stella, l’incontro con il regista è stato fondamentale: «Lavorare con Marco Simon Puccioni è stato un dono enorme. Mi ha guidata con delicatezza, mi ha fatto sentire protetta e libera di vivere Viola fino in fondo. In questo film ho pianto davvero, perché Viola viveva dentro di me».
Tutti Giù per Terra si inserisce nel percorso di un cinema che coniuga impegno civile e profondità emotiva, e rappresenta per entrambe le interpreti una prova artistica di grande intensità e maturità.
“Con Tutti Giù per Terra sono tornato al cortometraggio per indagare come la violenza – soprattutto quella di genere – si incida nel corpo e nella memoria, diventando una forza invisibile ma costante” – spiega il regista. “La storia di Viola non parla solo di trauma, ma dell’impossibilità di liberarsene, e della complicità silenziosa di un sistema che troppo spesso non ascolta, non protegge, non comprende. Il film si muove tra realismo e sogno, tra presente e passato, perché così funziona il trauma…”
“È una storia di dolore, un atto di denuncia e memoria – conclude Cinzia Scaglione – Il mio, il nostro, in generale, vuole essere anche un invito a credere in una possibilità del cambiamento. Iniziamo da una rivoluzione culturale”».