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Teramo

Atc Vomano-Fino, lettera a Marsilio: “Intervenga per la legalità”

La richiesta di commissariamento

“Egregio Presidente Marsilio,

Le scriviamo pubblicamente per esprimere profonda preoccupazione e indignazione riguardo alla gestione dell’Ambito Territoriale di Caccia Vomano-Fino, che da tempo è oggetto di gravi irregolarità amministrative e di una palese inosservanza delle sentenze del TAR Abruzzo.

Nel 2023, la squadra “Lotaresco 2006” è stata regolarmente censita per il distretto A9. Tuttavia, lo stesso distretto è stato assegnato anche a una seconda squadra con lo stesso nome, generando un contenzioso che il TAR ha risolto con la sentenza n. 504/2024, riconoscendo il diritto di priorità alla squadra originaria. Nonostante ciò, l’ATC Vomano-Fino ha ignorato tale pronuncia, costringendo il vincitore a un nuovo ricorso, culminato nella sentenza di ottemperanza del 4 settembre 2025.

Questa situazione non è solo una questione venatoria, ma una crisi di legalità e trasparenza. La Regione Abruzzo, ente vigilante, ha finora mantenuto un silenzio che rischia di essere interpretato come complicità o indifferenza. La nota ufficiale del Dipartimento Agricoltura (prot. 0363197/25) ha evidenziato l’inadempienza del Presidente dell’ATC, Franco Porrini, e ha richiesto chiarimenti che non sono mai arrivati.

Presidente, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni si fonda sul rispetto delle regole e sull’imparzialità degli enti pubblici. L’ATC Vomano-Fino, come denunciato dai noi componenti del COGES, ha mostrato gravi criticità: delibere approvate senza votazione, documentazione non consegnata, atteggiamenti non consoni e frasi irriguardose verso gli Uffici Regionali.

Le chiediamo, pertanto, in uno spirito di collaborazione tra enti istituzionali, di intervenire con decisione: attivando i poteri sostitutivi della Regione per garantire l’esecuzione delle sentenze; valutando il commissariamento dell’ATC Vomano-Fino; ripristinando la legalità e la trasparenza nella gestione venatoria. La caccia, come ogni attività regolata, deve fondarsi su regole certe e su istituzioni credibili. Quando queste vengono meno, è la dignità stessa delle istituzioni a essere messa in discussione.

Con rispetto”.

Francesco Triozzi, rappresentante ANCI e Humberto Elio Roberto Di Sabatino, rappresentante Provincia di Teramo

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