
Giulianova. Sulla notizia circolata di un supermercato al porto avevamo già espresso la nostra contrarietà in consiglio comunale e chiesto gli atti per comprendere meglio di cosa si trattasse.
A sottolinearlo, in una nota, è Il Cittadino Governante. Ora avuti gli atti, possiamo riferirvi che in Comune è arrivata la richiesta di realizzare al Porto un supermercato con una superficie di vendita di 1311mq. Si tratta di un complesso edilizio nella parte nord della banchina di riva che si collocherebbe al posto dell’attuale cantiere navale di Giulianova.
In particolare si prevede la demolizione di tutti i manufatti esistenti sui 6.525 mq. nelle due concessioni dei titolari del cantiere navale e la realizzazione di un complesso edilizio in cui sono previsti:
• Supermercato con una superficie coperta complessiva è di mq.2.315 di cui mq.1.311 destinati a superficie di vendita; altezza massima di ml. 6,50.
• Parcheggio con 70 posti auto su un’area di mq. 1.720.
• Spazi di manovra e carico/scarico, di cui mq. 940 riservata allostazionamento di carrelli, invasature e imbarcazioni.
Alla luce di quanto letto avanziamo due considerazioni:
1) Da una parte siamo ancora più convinti che avallare una simile operazione sarebbe un grosso errore sul piano delle scelte strategiche che vanno fatte per il bene della nostra città (perciò ci impegneremo per scelte ben diverse).
2) Dall’altra abbiamo rilevato più aspetti in cui manca il rispetto della legislazione in materia portuale, del Piano Regolatore del Porto, del PRG e del Piano Commerciale del Comune di Giulianova. E ciò naturalmente non è legittimo, né ammissibile.
Ecco perché riteniamo che sia una scelta penalizzante per la nostra città:
1. C’è la perdita quasi completa di attività produttive proprie del porto. Basti pensare che il l’attuale cantiere (che si intende trasformare in supermercato) copre oltre il 60% delle manutenzioni delle barche da diporto e la sua chiusura costringerebbe gli utenti del porto turistico a dover andare a Pescara o a San Benedetto per la manutenzione che periodicamente tutti devono fare.
2. Al suo posto viene introdotta un’attività commerciale nel settore alimentare (comprendente anche un reparto per gastronomia calda e fredda e servizio bar) che per le grandi dimensioni è assolutamente impropria all’interno di un porto, infatti non è prevista nel PRG né nel Piano Commerciale Comunale. Non a caso in altri porti, anche più importanti di quello di Giulianova, non esistono esercizi commerciali così grandi. Va ricordato anche che a soli 240 metri dalla banchina di riva c’è un grande supermercato in Via Trieste.
3. L’apertura di un grande supermercato sulla banchina di riva, quindi all’interno del porto, comporterebbe un intenso movimento di auto, furgoni e camion. Lo fanno intuire anche i 70 posti auto previsti nel parcheggio del supermercato. Ne risulterebbe un caos all’interno del porto con ripercussioni sulle attività tipiche che lì si svolgono e un traffico in entrata e in uscita su lungomare Spalato con interferenza sul marciapiede e sulla pista ciclabile che sarebbe fonte di pericolo per pedoni e ciclisti.
4. Un nuovo supermercato di media distribuzione creerebbe ulteriori difficoltà ai negozi di vicinato – aggravando la crisi dei piccoli negozi che stanno chiudendo da tempo – e agli stessi supermercati già esistenti in città.
5. Il retro dell’edificio previsto diventerebbe la quinta a sud di piazza del Mare che andrebbe diversamente valorizzata.
Passiamo alla non conformità del progetto presentato rispetto a leggi e normative vigenti.
Innanzitutto occorre tener presente che la Legge 84/1994 di riordino della legislazione in materia portuale, all’art. 5 comma 1 quinquies prevede che ” La pianificazione delle aree con funzione di interazione porto-città è di competenza del comune e della regione”.
Anche alla luce di ciò evidenziamo che la richiesta:
1) Contrasta col PRG che disciplina l’ambito portuale attestato sul lungomare Spalato tra i due moli del porto conl’Art. 2.8.3 delle NTA ponendolo in zona G2 ove sono insediabili attrezzature e impianti produttivi al servizio del porto con destinazioni d’uso per il commercio sino a mq. 400, mentre la richiesta è di 1311 mq!
2) Contrasta col Piano Commerciale Comunale che prevede in quell’ambito esercizi commerciali fino a 250 mq. (art. 8 comma 9 lettera b).
3) Contrasta con la Legge 84/94 che all’art. 18 comma 9 stabilisce che un concessionario non può avere 2 concessioni per esercitare la stessa attività infatti recita “In ciascun porto l’impresa concessionaria di un’area demaniale deve esercitare direttamente l’attività per la quale ha ottenuto la concessione, non può essere al tempo stesso concessionaria di altra area demaniale nello stesso porto, a meno che l’attività per la quale richiede una nuova concessione sia differente da quella di cui alle concessioni già esistenti nella stessa area demaniale” mentre la relazione progettuale parla di “riorganizzazione unitaria delle due concessioni per la realizzazione di una struttura unitaria e comunicante”.
4) Contrasta con il Piano Regolatore del Porto che all’art. 6 delle NTA dice: “Le trasformazioni fisiche e funzionali sono volte al consolidamento, al completamento ed alla sostituzione, anche con la realizzazione di nuovi impianti di strutture, a servizio delle attività strettamente connesse con l’ambito portuale e con carattere di priorità per le attività (nuove e/o già esistenti) connesse con gli aspetti tecnico/nautici a garanzia delle esigenze dell’utenza marittima afferente al porto di Giulianova” mentre la proposta addirittura elimina o riduce fortemente attività specifiche e necessarie all’utenza marittima (officina, attività cantieristiche, rimessaggio barche) per far posto ad un supermercato di grandi dimensioni assolutamente sovradimensionato per un porto destinato alla pesca e alla nautica da diporto.
Inoltre abbiamo notato anche quanto segue:
• L’art. 6 delle NTA del Piano Regolatore Portuale nella stesura del 2018 prevedeva tra gli usi delle aree destinate alle attività produttive “commercio al minuto di natanti”, nel 2022 (anno in cui fu aggiornato sulla base dell’intesa fra Comune di Giulianova, Ente Porto e Ufficio Circondariale Marittimo) “commercio al minuto”, nel 2023in occasione dell’approvazione fatta dal Consiglio Regionale su proposta della Giunta, assessore alle infrastrutture e ai trasporti Umberto D’Annuntiis, fu variato in “commercio al dettaglio” e fu aggiunto “Nelle costruzioni e per le attività in esse esercitate, vanno rispettate tutte le disposizioni previste dalla vigente normativa in materia di commercio”.
• Il progettista dell’intervento in oggetto Marco D’Annuntiis conclude la sua relazione tecnica:
“Per le suddette ragioni si ritiene che l’intervento sia fattibile al realizzarsi delle condizioni che seguono e per le quali si richiedono le autorizzazioni da parte delle rispettive autorità competenti:
– espletamento della procedura di cui all’art. 24 della L.R. 31 luglio 2018, n. 23 – Testo unico in materia di commercio, mediante richiesta al responsabile del SUAP della convocazionedella conferenza di servizi di cui agli articoli da 14 a 14-quinquies della legge n.241/90 e alle altre normative di settore;
– concessione deroga alla superficie di vendita prevista, pari a mq. 1.311,80;
– rinnovo e allineamento nella decorrenza e nella scadenza delle concessioni per anni 35 da parte della Regione Abruzzo, ai fini del completo ammortamento dell’investimento immobiliare di cui al precedente cap.5.”
Concludendo, crediamo che l’Amministrazione comunale debba far rispettare la volontà del Comune già espressa nelle scelte del PRG per quanto concerne la pianificazione delle aree con funzione di interazione porto-città (come gli consente la legge 84/94) e nelle scelte del Piano Commerciale Comunale.
Sicuramente esiste la necessità di una riqualificazione del waterfront del porto ma non riteniamo sia questa la via per farlo.
Intanto, per cominciare, il Comune dovrebbe concertare con tutti i concessionari del demanio tra i due moli, con l’Ufficio Circondariale Marittimo e l’Ente Porto l’arretramento di 1,5/2 metri delle recinzioni esistenti in modo da ampliare il marciapiede del lungomare Spalato per realizzare una passeggiata degna di un lungomare, utilizzando come pista ciclabile quella interna, sulla banchina di riva.
Naturalmente porteremo la problematica all’interno del Consiglio Comunale perché si eviti questa scelta e si lavori ad una diversa riqualificazione del waterfront del porto.