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Dal “ferro di cavallo” allo slargo della vergogna: “Emergenza dilagante a Rancitelli”

Pescara. “I residenti delle case accanto all’ex ferro di cavallo sono costretti ogni giorno ad assistere a scene agghiaccianti. Tossicodipendenti e soprattutto ragazze che si spogliano in pieno giorno in quello che chiamiamo ormai lo slargo della vergogna per iniettarsi droga”.

A dirlo, ancora una volta, sono Domenico Pettinari e Massimiliano Di Pillo – rispettivamente Presidente e consigliere comunale del Movimento Politico Pettinari per l’Abruzzo, che sono tornati davanti al civico 187 di Via Tavo a pochi metri dall’ex Ferro di Cavallo per denunciare “l’emergenza sicurezza dilagante”.

“Ho assistito personalmente”, dice Pettinari, “a persone che si denudano in pieno giorno davanti ai bambini, anche togliendosi le mutande e rimanendo per decine e decine di minuti senza vestiti in cerca di una vena dove iniettare la dose di morte. Ma non basta. Nello slargo della vergogna si trovano cumuli di siringhe, preservativi, bottiglie di vetro a terra, scatole di farmaci usati e tanto altro ancora. E’ una terra di nessuno dove però vivono famiglie con la loro casa di proprietà e con i loro bambini costretti a vedere tutto ciò. Spacciatori e vedette che presidiano costantemente lo “slargo” per vendere droga e far drogare gli avventori”.

Oltre a tutto ciò – continua Pettinari – nello slargo, non di rado, si possono assistere a scene di sesso dove giovani prostitute tossicodipendenti si spogliano per fare atti sessuali con gli avventori di turno. Il tutto anche in pieno giorno e davanti alle case dei cittadini inermi e disperati. Tra le altre cose manca una illuminazione adeguata e, come si può ben immaginare, nelle ore notturne il teatro si fa drammatico. Spacciatori e tossicodipendenti che spesso attivano risse violentissime, urla e aggressioni continue, persone armate di coltelli e pistole che creano il caos sotto le abitazioni dei poveri cittadini che non riescono a riposare nemmeno nelle ore notturne”.

“In questa zona”, proseguono i consiglieri comunali d’opposizione, “insistono diverse abitazioni, soprattutto nella vicinissima Via Imele, dove quotidianamente centinaia di acquirenti vanno ad acquistare droga da tutte le parti d’Abruzzo per poi spostarsi a pochi metri nello slargo della vergogna a consumare. Queste cose – attacca Pettinari – si verificano a 5 metri dall’ex ferro di cavallo abbattuto a dimostrazione che l’abbattimento non solo non ha risolto il problema ma sotto alcuni aspetti lo ha peggiorato spostando il degrado e l’emergenza davanti alle case private dei residenti di Via Tavo e non solo”.

“Alla luce di tutto ciò – continua Pettinari – avanziamo le nostre proposte per la zone di Via Tavo e in generale per tutte le periferie a rischio . Il Sindaco di Pescara dovrebbe, prima che sia troppo tardi, provvedere a bonificare e illuminare la zona di Via Tavo e nello specifico lo “slargo della vergogna” nei pressi del civico 187, dovrebbe provvedere a disporre un servizio costante da parte del gruppo antidegrado “GIONA” della Polizia Locale per presidiare quotidianamente questi luoghi con posti di controllo fissi. Unitamente a ciò, il Sindaco, dovrebbe pretendere, dal suo governo di centrodestra, l’attivazione del servizio “strade sicure” che doterebbe la città anche di personale aggiuntivo dell’esercito per sorvegliare le aree a rischio e l’elevazione della Questura a rango superiore chiedendo più uomini per consentire almeno di avere 4 pattuglie delle forze dell’ordine a presidio costante dei quattro quadranti della città – conclude Pettinari .

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