Il Coordinamento Donne FIM CISL Abruzzo Molise esprime profondo dolore e indignazione per l’ennesimo femminicidio avvenuto mercoledì 13 agosto 2025, a La Spezia. La donna di 54 anni e stata brutalmente assassinata a coltellate dall’ex marito, mentre si trovava sul luogo di lavoro, in una Villa di via Genova, intorno alle ore 11:00.
Ancora una volta, ci troviamo a denunciare un drammatico e inaccettabile fallimento delle istituzioni.
L’uomo era già sottoposto al divieto di avvicinamento e indossava un braccialetto elettronico, attivo da giugno. Tuttavia, il dispositivo risultava non funzionante da circa dieci giorni: un malfunzionamento già segnalato, ma ignorato.
Questo tragico episodio conferma, purtroppo, quanto siano ancora fragili e inefficaci le misure di protezione a tutela delle donne che trovano il coraggio di denunciare. Le leggi esistono, ma troppo spesso restano inapplicate o prive del necessario supporto operativo e tecnologico.
Non bastano più le parole. E tempo di passare a fatti concreti, urgenti e strutturali. Chiediamo con determinazione:
Una verifica immediata e trasparente sul funzionamento e sulla gestione dei braccialetti elettronici, con l’individuazione delle responsabilità per un rafforzamento delle misure cautelari, attraverso sistemi di controllo realmente efficaci e tempestivi.
Maggiori risorse per i centri Antiviolenza, le case rifugio e i servizi di assistenza alle vittime;
Una campagna permanente di educazione al rispetto e alla parità di genere, a partire dalle scuole e dai luoghi di lavoro;
Una formazione obbligatoria per le forze dell’ordine e gli operatori della giustizia, affinché siano in grado di intervenire con competenza e rapidità nei casi di rischio.
La violenza sulle donne non si ferma, nemmeno d’estate.
Questo ci ricorda, con profondo dolore, che la battaglia per la tutela della vita, della dignità e della libertà delle donne non può conoscere pause.
Alla famiglia della vittima rivolgiamo la nostra più sincera e sentita vicinanza.
