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Teramo

Turismo giovanile e movida fuori controllo: Siamo Alba evidenzia le responsabilità della giunta

Chi governa ha l'obbligo di tutelare la comunità: se il sindaco non è in grado deve dimettersi

Alba Adriatica. “Un episodio, l’ennesimo, che certifica il fallimento dell’amministrazione Casciotti nella gestione del turismo e dell’ordine pubblico”. E’ lapidario il giudizio del gruppo consiliare di Siamo Alba nel commentare l’episodio, la rissa sul lungomare Marconi della scorsa notte, con tutte le implicazioni del caso.

“Alba Adriatica è diventata il set involontario di un “turismo del caos” che dilaga senza regole, senza controllo, senza una visione”, si legge in una nota.

“Da anni denunciamo un fenomeno che ha superato i limiti del tollerabile: schiamazzi notturni, degrado, alcool venduto senza scrupoli a minorenni, gruppi di adolescenti lasciati a sé stessi in alloggi “mordi e fuggi”, spesso al limite della legalità.

L’immagine che rimbalza sui social non è quella di una località accogliente e sicura, ma di una città abbandonata a un turismo giovanile ingestibile, dove tutto sembra concesso.

Il turismo familiare, un tempo risorsa e vocazione della città, è stato sacrificato sull’altare dell’improvvisazione e dell’inerzia. L’intrattenimento serale ha smesso da tempo di rivolgersi a un pubblico variegato per concentrarsi esclusivamente su un target giovane e spesso minorenne, creando un circuito pericoloso e distorto”.

Tavolo sulla sicurezza. I consiglieri comunali di minoranza (Massimo Marconi, Laura D’Ambrosio, Ambra Foracappa, Valerio Caserta, Renato Pantoli) più di un anno e mezzo fo avevano chiesto l’istituzione di un tavolo sulla sicurezza con il prefetto e le forze dell’ordine. “Avevamo sollecitato l’amministrazione a regolamentare gli affitti brevi, a rafforzare i controlli, a gestire seriamente la movida. Tutto caduto nel vuoto.

Chiediamo oggi, ancora una volta: quali misure concrete intende adottare questa giunta? Perché il silenzio e l’inerzia amministrativa non possono più essere giustificati. Nessun piano, nessun presidio, nessuna politica per contenere un fenomeno che ha ormai assunto le caratteristiche dell’emergenza.

Chi governa ha l’obbligo di tutelare l’intera comunità. “Se il Sindaco con la sua maggioranza non è più in grado di garantire la sicurezza ai cittadini, ha il dovere di dimettersi”.

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