
Il circolo di Fratelli d’Italia di Roseto non usa mezzi termini: una stangata sulla Tari.
“I cittadini di Roseto degli Abruzzi stanno ricevendo in questi giorni gli avvisi di pagamento della TARI 2025 e, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un aumento secco e generalizzato delle tariffe. Una vera e propria mazzata per la maggior parte delle famiglie rosetane”, si legge in un comunicato.
“E non si tratta di un caso isolato. Sono decine e decine le famiglie, i pensionati, i nuclei monoreddito e persino tanti giovani professionisti che ci hanno contattato indignati, documenti alla mano, per mostrarci l’ennesima beffa. In molti casi, rispetto a tre anni fa, la bolletta per i rifiuti è aumentata di quasi 50 euro. C’è chi nel 2023 pagava 306 euro, nel 2024 ha visto salire la cifra a 330 euro e oggi, nel 2025, si ritrova con una TARI da 352 euro. Un aumento costante, silenzioso, ma molto concreto.
Tutto questo mentre l’amministrazione continua a ripetere che “non ci sono aumenti, se non di 1 o 2 euro”, come dichiarato pubblicamente dall’assessore Sottanelli nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Ma a smentirli non siamo noi: sono i bollettini che i cittadini stanno ricevendo. Sono i numeri stampati nero su bianco. Ed è di fronte a questa palese contraddizione che il nostro capogruppo Francesco Di Giuseppe, durante la seduta consiliare, ha incalzato ripetutamente l’amministrazione, chiedendo se davvero fossero sicuri che gli aumenti si limitassero a 2 euro, e soprattutto come pensassero di recuperare i 900.000 euro derivanti dalla condanna subita in via definitiva dal Consiglio di Stato.
Già, perché a proposito di quella sentenza, vale la pena ricordare un passaggio fondamentale: l’amministrazione, nel 2023, aveva imposto un aumento delle tariffe TARI colpendo duramente balneatori e operatori turistici. Un aumento che noi di Fratelli d’Italia avevamo immediatamente contestato, segnalando il rischio di illegittimità dell’operazione e suggerendo, con senso di responsabilità, di sospendere in autotutela la delibera in attesa del giudizio delle corti competenti. Ma niente: arroganza e presunzione hanno avuto la meglio sulla prudenza. Hanno deciso di andare avanti a testa bassa, incaponendosi in un vergognoso teatrino di tre gradi di giudizio, conclusosi, com’era prevedibile, con la sconfitta definitiva dell’amministrazione.
E oggi, come volevasi dimostrare, quella condanna pesa sulle spalle dei cittadini. Perché invece di rimediare con buon senso, hanno scelto la strada peggiore: scaricare il costo del proprio errore direttamente sulle famiglie. E così, con l’aumento della TARI 2025, il Comune cerca di tappare i buchi delle proprie responsabilità, facendo passare il tutto sotto silenzio, con la solita narrazione autoassolutoria.
Ma la verità è un’altra, ed è sotto gli occhi di tutti: questa amministrazione ha creato un danno, lo ha aggravato con l’ostinazione, e ora lo fa pagare ai cittadini. Il tutto nel silenzio complice di chi dovrebbe invece alzare la testa e assumersi le proprie responsabilità.
Noi lo diciamo da mesi, e oggi lo ribadiamo con ancora più forza: non è normale che chi sbaglia, non paga. In una famiglia normale, in un’azienda seria, chi commette errori così gravi viene chiamato a risponderne. Qui no. Qui chi governa male continua indisturbato, e chi paga sono le famiglie rosetane. Ma questo non può più passare sotto silenzio.
Per questo stiamo valutando un esposto alla Corte dei Conti, perché riteniamo che l’atteggiamento di questa giunta non sia solo politicamente irresponsabile, ma potenzialmente generatore di danno erariale. E no, non si venga a dire che “pagano i cittadini, quindi il danno non c’è”. Il danno c’è, eccome se c’è. Solo che invece di ricadere sui responsabili, ricade sugli innocenti.
L’unica speranza, magra, triste ma ancora viva, è che almeno i cittadini aprano gli occhi. Che si ricordino a chi hanno affidato la guida della città, e che alla prossima occasione sappiano scegliere meglio. Sappiano scegliere diversamente”.