Supermercato nel porto di Giulianova? Evoluzione sostenibile: no a scelte che snaturano la vocazione

Giulianova. Apprendiamo con contrarietà che sarebbe in procinto di essere avviato l’iter per l’approvazione del progetto relativo alla realizzazione di un supermercato all’interno dell’area portuale di Giulianova, nella zona adiacente all’Ufficio Circondariale Marittimo, con annesso parcheggio e accesso dal lungomare Spalato.

Si tratta di un atto che, se confermato, trasformerebbe in realtà quanto annunciato pubblicamente il 31 ottobre 2024 dal Presidente dell’Ente Porto Valentino Ferrante in un’intervista rilasciata a un quotidiano locale. La prospettiva di un supermercato nel cuore del porto non può che sollevare dubbi e interrogativi, non solo in merito alla destinazione d’uso dell’area, ma anche sul reale significato e obiettivo dell’intervento.
In premessa, occorre ricordare che la realizzazione è resa possibile dall’Adeguamento Tecnico Funzionale del Piano Regolatore Portuale, approvato dalla Regione Abruzzo il 10 ottobre 2024 con parere favorevole del Comune di Giulianova.

Tale adeguamento ha previsto alcune modifiche normative che ampliano le destinazioni d’uso, tra le quali spicca la sostituzione della voce “commercio al minuto di natanti” con la più generica “commercio al minuto”. Variazione dettata, stando a quanto riportato nell’atto della Regione, dalla necessità di “rispondere alle esigenze riscontrate negli ultimi anni dai soggetti fruitori delle aree portuali”. Una modifica all’apparenza tecnica, ma che ora mostra tutta la sua portata sostanziale: aprire la strada alla realizzazione di un supermercato all’interno del porto. Un’opera del genere, che non ha eguali anche in porti di ben altre dimensioni, non ha alcuna coerenza funzionale né logica economica con il tessuto portuale, poiché la sua sostenibilità con la sola utenza portuale non sarebbe garantita nemmeno nei mesi estivi. Inoltre, la sua realizzazione andrebbe a sottrarre spazi preziosi ai servizi dedicati alle imbarcazioni, servizi che hanno ragione d’essere solo in quella ubicazione, impoverendo l’offerta nautica del porto.

Chiediamo: perché un supermercato all’interno dell’area portuale? Non sarà forse che si vuole forzare l’uso di un’area strategica e centrale, sfuggendo ai vincoli urbanistici esterni? Ancora: Giulianova, che già conta numerosi supermercati a poche centinaia di metri dal porto, ha davvero bisogno di un altro punto vendita? Cosa ne pensano gli operatori del commercio? E l’amministrazione Costantini che ha dato parere favorevole non ha niente da dire?
Evoluzione Sostenibile ribadisce la propria contrarietà a qualsiasi intervento che snaturi la vocazione marittima e turistica del porto. Quest’area deve restare uno spazio dedicato alla pesca, al diporto, alla nautica, alla valorizzazione turistica e all’identità marittima della città. Le zone dedicate al commercio devono essere pensate prioritariamente per garantire servizi ai diportisti e agli operatori del mare. Siamo favorevoli a tutti gli interventi tesi a migliorare l’offerta turistica e i servizi portuali, ma diciamo no a operazioni che appaiono speculative, lontane dagli interessi reali del porto.

Infine, chiediamo all’Ente Porto di occuparsi di questioni inerenti i servizi e le strutture portuali lasciando che siano altri ad occuparsi di supermercati. Affronti e risolva al più presto l’annoso problema della messa in sicurezza della passeggiata sul molo sud, esigenza imprescindibile anche alla luce dei numerosi eventi svolti in quella magnifica cornice. Quando sarà posizionata una ringhiera di protezione dalla parte dello specchio acqueo seguendo l’esempio di altre realtà portuali come San Benedetto del Tronto? Inoltre, perché non prevede una piattaforma che agevoli le operazioni di rifornimento dei natanti, considerando il grande dislivello esistente tra banchina di riva e natanti, soprattutto nel caso delle barche di piccole dimensioni? Ci fermiamo qui, ma torneremo ad approfondire le criticità che penalizzano il porto di Giulianova.