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Pescara

Area di risulta Pescara: “Progetto pericoloso per disabili, anziani e passeggini”

Pescara. “Non ci è stato fornito accesso formale al progetto, né siamo stati coinvolti nella sua valutazione. Tuttavia, anche con le informazioni parziali disponibili, appare evidente la mancanza di conformità ai principi sanciti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dallo Stato italiano con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009”.

Questi i motivi per cui l’associazione Carrozzine Determinate ritiene “doveroso intervenire” sull’intervento sull’ex area di risulta di Pescara annunciato dal Comune di Pescara, “per garantire che tali progetti siano davvero accessibili e inclusivi”

“Riteniamo che il progetto – atteso da oltre 40 anni – necessiti di profonde modifiche, in quanto concepito senza un reale rispetto dei principi dell’accessibilità universale”, afferma il presidente Claudio Ferrante, “L’alternanza tra scale e rampe, come mostrato in alcune anticipazioni video, rappresenta una soluzione pericolosa e sbagliata per superare le barriere architettoniche. Una denuncia analoga era già stata presentata quattro anni fa da un’associazione specializzata in accessibilità. Le numerose pendenze, anche se inferiori al 5%, generano percorsi faticosi, tortuosi e potenzialmente rischiosi per chi utilizza una sedia a rotelle. Le manovre obbligate tra rampe e gradini espongono l’utente al ribaltamento. Analogamente, per le persone con disabilità visiva, questi percorsi rappresentano veri e propri labirinti privi di riferimenti tattili e di sicurezza”.

La pericolosità non si limita solo a chi vive una condizione di disabilità”, prosegue Ferrante, “: anche bambini, anziani o genitori con passeggini possono essere esposti a gravi rischi. Le rampe, così come progettate, sembrano prive di ringhiere e cordoli, rendendo estremamente facile la caduta di una carrozzina o l’inciampo accidentale”.

“Non siamo preoccupati solo per la per piazza centrale – che dovrebbe ospitare eventi e accogliere fino a 6.500 persone”, incalza Ferrante, “ma per l’intero progetto – ci chiediamo: dov’è l’accessibilità? Dove sono gli spazi dedicati, i percorsi sicuri, le sedute utilizzabili da tutti? Se il buongiorno si vede dal mattino, il progetto dell’ex area di risulta solleva fortissime preoccupazioni. Ci appelliamo dunque all’Amministrazione e ai progettisti: – dai marciapiedi al verde, dagli arredi urbani ai servizi – è conforme alla Legge n. 18/2009? Rispetta le norme italiane ed europee sull’accessibilità? L’articolo 9 della Convenzione ONU lo dice chiaramente: l’accessibilità è un requisito imprescindibile affinché le persone con disabilità possano vivere in modo indipendente e avere pari opportunità. Non chiediamo favori, ma l’applicazione piena delle norme esistenti”, conclude.

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