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Teramo

Roseto, approvata la mozione sulle colonie feline

Roseto. “La mozione presentata il 29 gennaio per richiamare l’attenzione sulle colonie feline, esordisce la consigliera Rosaria Ciancaione, capogruppo dei Liberi Progressisti“, è stata approvata all’unanimità nel consiglio comunale dello scorso 13 giugno”.

“C’è stato un ampio dibattito”, prosegue la consigliera, “ in cui abbiamo tutti convenuto che nella nostra città il fenomeno del randagismo è rilevante, sottolineando il grande lavoro di prevenzione che svolge l’associazione “Qua la Zampa”, anche con riferimento al mantenimento e cura dei cani e gatti vacanti, nonché la lodevole attività di diversi privati cittadini che si occupano di colonie feline, da cui è partita lo scorso anno la petizione on-line lanciata da Rosina Quaranta.

Purtroppo l’ultima ordinanza del Comando della polizia locale relativa al riconoscimento di sei colonie feline risale al 17.11.2022 e questo blocco non aiuta a limitare un fenomeno che oggi può definirsi dilagante visto che nella provincia di Teramo ci sono oltre 5 mila gatti randagi e solo circa 500 colonie feline.

Con la mozione, quindi, tutto il consiglio comunale ha impegnato il Sindaco ad attivarsi affinchè venga autorizzata in tempi brevi la gestione delle colonie feline a privati cittadini o associazioni che lo hanno richiesto e anche ad attivarsi presso l’ ASL di Teramo per consentire ai responsabili delle colonie di sterilizzare i gatti randagi, avvalendosi di una struttura veterinaria, anche convenzionata, individuata sul nostro territorio, senza, quindi, doversi recare a Castelbasso, a circa 20 chilometri di distanza, con disagi e liste di attesa che rischiano di vanificare il bel lavoro fatto costituendo le colonie.

A ciò si aggiunga che, come avviene in tanti comuni, l’impegno assunto dal Sindaco su mandato dell’intero consiglio è anche quello di mettere a disposizione dei responsabili delle colonie feline un minimo di contributo per sostenere spese veterinarie, spese per l’ acquisto di cibo, medicinali e prodotti di igiene che, ad oggi, sono affrontate solo dagli stessi responsabili ed, infine, quello di valutare la possibilità di realizzare e/o promuovere campagne informative.

Insomma”, conclude con soddisfazione la consigliera, “un’accelerazione sul tema per dare risposte concrete affinchè una situazione molto problematica, senza controllo, si trasformi in una situazione virtuosa in cui il benessere degli animali sia effettivo e in armonia con l’ambiente da tutti i punti di vista”.

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