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Teramo

Azione: “Trasferimento temporaneo di Arpa dannoso e oneroso”

I quesiti dei rappresentanti provinciali

Il trasferimento degli uffici ARPA dall’ex Palazzo della Sanità di Piazza Martiri Pennesi a una sede provvisoria in località Sant’Atto solleva dubbi e interrogativi. A evidenziarlo è Azione Teramo, per voce del Commissario cittadino Simona Mazzilli e del Capogruppo in Consiglio comunale Alessio D’Egidio, che chiedono chiarezza alle istituzioni coinvolte: vertici ARPA, Presidente della Provincia e Sindaco di Teramo.

“Secondo quanto letto sulla stampa – spiegano i due – la nuova sede sarà presa in locazione da un privato per un importo annuo di circa 200.000 euro, con l’USR che si farebbe carico solo del primo anno di affitto. Una spesa ingente, che pesa sull’Agenzia e, indirettamente, sui cittadini, mentre l’attuale sede risulta agibile, recentemente ristrutturata e funzionale.”

Non comprendiamo le ragioni di un trasferimento costoso e temporaneo quando sarebbe possibile mantenere gli uffici ARPA dove sono, risparmiando risorse pubbliche e garantendo continuità ai servizi in centro, in un momento in cui Teramo ha bisogno di essere rafforzata e non ulteriormente svuotata. L’edificio di Piazza Martiri Pennesi risulta agibile, ha ricevuto interventi recenti di manutenzione – dalla pavimentazione al cambio infissi – e, a quanto ci risulta, non presenta criticità strutturali.”

“Per questo chiediamo ai vertici ARPA: perché procedere con un trasferimento provvisorio in un immobile privato a Sant’Atto, che richiederà nuovi lavori di adeguamento? Esiste un piano economico complessivo da cui si evinca la convenienza di questa scelta per l’Agenzia e per i cittadini? E, soprattutto, perché non mantenere gli uffici nella sede attuale fino alla realizzazione di quella definitiva?”

“Come Azione – proseguono Mazzilli e D’Egidio – avevamo proposto da tempo l’utilizzo dell’edificio dell’ex Banca del Mezzogiorno in via Carducci, uno spazio già esistente e potenzialmente pronto all’uso, situato in una zona del centro urbano che ha sofferto profondamente dopo il trasferimento del liceo Delfico. Perché questa proposta è stata esclusa? È stata almeno presa in considerazione da ARPA, dalla Provincia e dal Comune? Utilizzare quel sito avrebbe significato non solo risparmio economico, ma anche riqualificazione urbana e restituzione di funzioni pubbliche a un’area oggi in evidente difficoltà.”

“Infine, restano forti perplessità sulla scelta dell’area ex Campo Boario per la futura sede definitiva di ARPA. Al Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, chiediamo: non sarebbe stato più utile valutare soluzioni alternative all’interno del perimetro del centro storico, capaci di garantire una maggiore prossimità ai cittadini e di contribuire a contrastare il declino del cuore urbano? Alla luce di un possibile trasferimento dell’IZS a Villa Pavone – che chiediamo ufficialmente venga confermato o smentito – è legittimo domandarsi se questa strategia non stia aggravando un processo già in atto di progressivo allontanamento delle funzioni pubbliche dalla città.”

“In un momento tanto delicato – concludono Mazzilli e Di Egidio – Teramo ha bisogno di presìdi, servizi e vitalità al centro. Non dell’ennesimo arretramento. Su questo auspichiamo che la cittadinanza riceva le risposte dovute, per poter comprendere fino in fondo la logica delle scelte compiute. Azione continuerà a vigilare affinché non si commettano ulteriori errori e perché ogni decisione tenga conto dell’interesse collettivo, della trasparenza amministrativa e della necessità di rilanciare, e non marginalizzare, il cuore della nostra città.”

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