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Teramo

Ancarano, antenna 5G: il Comune ricorre al Consiglio di Stato

Ancarano. Ricorso al ricorso al Consiglio di Stato contro la recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che aveva autorizzato l’installazione di un’antenna per la rete 5G della società ILIAD sul territorio comunale e più precisamente nella zona del centro storico, annullando il provvedimento di diniego emesso dall’Ente.

 

Il ricorso è stato promosso dall’amministrazione comunale al fine di tutelare l’interesse pubblico, la sicurezza del territorio e la volontà espressa dalla cittadinanza. L’amministrazione ritiene che la decisione del TAR non abbia adeguatamente tenuto conto delle specificità urbanistiche, ambientali e paesaggistiche dell’area interessata, nonché delle prerogative riconosciute agli enti di competenza.

Il Comune sottolinea, inoltre di non condividere le motivazioni addotte dal tribunale amministrativo sul silenzio assenso, dovuto al ritardo del parere negativo pervenuto dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, ritenendo che non sono stati tenuti in considerazione gli orientamenti giurisprudenziali in materia. Il principio che considera la stazione radio una normale opera di urbanizzazione, non può superare la salvaguardia dell’interesse del patrimonio storico culturale del centro urbano, interesse pubblico generale che non può venir meno rispetto a quello del privato.

“Non è una battaglia ideologica contro il progresso tecnologico o contro la società ILIAD – dichiara il Sindaco Pietrangelo Panichi – ma una ferma presa di posizione a tutela del principio del decoro urbano e di precauzione, considerate anche le poche notizie scientifiche sugli effetti delle onde elettromagnetiche a radiofrequenza, con gli studi che sono tutti a lungo termine. La soluzione più efficace era il ritiro della disponibilità da parte della proprietà privata sulla quale dovrebbe essere installata l’antenna, ritiro annunciato ma poi non concretizzato da parte del proprietario dell’immobile interessato”.

In attesa della decisione del Consiglio di Stato, l’amministrazione continuerà a monitorare con la massima attenzione l’evolversi della vicenda, confermando il proprio impegno a tutela della salute pubblica, dell’efficacia ed efficienza amministrativa.

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