
Teramo. Mercoledì 4 giugno 2025, alle ore 17, l’Auditorium Santa Maria a Bitetto di Teramo (Via Stazio n. 48) ospiterà un’iniziativa culturale organizzata dall’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche (IARST): la presentazione del volume contenente gli atti del convegno di studi storici intitolato “La formazione della proprietà borghese e lo sviluppo della mezzadria nell’Abruzzo teramano (secoli XVIII-XIX)”, curato da Giacomo De Iuliis e Ottavio Di Stanislao (Teramo, Ricerche&Redazioni, 2025).
Si tratta della prima pubblicazione degli atti di un convegno promossa dallo IARST dopo quasi due decenni – l’ultima risaliva al 2006 – e segna un importante rilancio delle attività scientifiche dell’Istituto. Grazie all’impegno del suo presidente, del suo direttore, dei ricercatori e degli studiosi coinvolti, l’IARST si conferma uno dei punti di riferimento per la ricerca storica in Abruzzo, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza, la tutela e la divulgazione del patrimonio storico e culturale regionale in una prospettiva ampia e interdisciplinare.
L’evento, patrocinato dalla Fondazione Tercas, dalla Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi, dal Comune di Teramo e dallo stesso IARST, rappresenta un momento di riflessione e approfondimento su temi cruciali per la comprensione della trasformazione socio-economica dell’Abruzzo teramano durante l’età moderna e contemporanea.
Ad aprire i lavori con i saluti istituzionali saranno: Giulio Sottanelli, deputato della Repubblica Italiana, Gianguido D’Alberto, sindaco della Città di Teramo, Umberto D’Annuntiis, assessore della Regione Abruzzo, e Nicolino Farina, vicepresidente dell’IARST Teramo.
A seguire, l’introduzione del professor Vincenzo Cerulli Irelli della Sapienza Università di Roma.
Tra gli interventi principali figurano quelli di due storici di primo piano: Gaetano Sabatini, dell’Università degli Studi Roma Tre, e Simone Misiani, dell’ Università degli Studi di Teramo.
A moderare l’incontro sarà Ottavio Di Stanislao, direttore dell’IARST.
L’iniziativa si propone di valorizzare la memoria storica territoriale e di fornire nuove chiavi di lettura su processi fondiari e assetti produttivi che hanno segnato la storia agraria dell’Abruzzo teramano tra Settecento e Ottocento, con particolare attenzione al ruolo della borghesia e al sistema mezzadrile.
L’ingresso è libero e l’evento è aperto a studiosi, studenti, appassionati di storia e cittadini interessati a riscoprire il proprio passato.