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Teramo

Scuola, negato il tempo pieno: Prospettiva Atri scrive a Valditara

Chieste al Sindaco soluzioni concrete

Atri. I Consiglieri Comunali di Minoranza del Comune di Atri, membri del gruppo consiliare ‘Prospettiva Atri’ — Gabriella Italiani, Ugo Giuliani, Giammarco Marcone, Olga Del Rocino e Sebastiano Lolli — per conto dell’intera coalizione ‘Prospettiva Atri’, che riunisce Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e Officina Atriana. , hanno scritto una missiva al Ministro dell’Istruzione e del Merito – Prof. Giuseppe Valditara, ai Dirigenti dell’Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, al Sindaco del Comune di Atri ed alla Dirigente Scolastica dell’I.C. di Atri, per esprimere “tutto il loro disappunto e quello dei genitori degli alunni iscritti, a tempo pieno, presso la Prima Classe della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Atri (TE), per la mancata attivazione del tempo pieno per l’anno scolastico 2025/26, nonostante tale opzione sia risultata selezionabile nel modulo di iscrizione e scelta da ben 21 famiglie atriane”.

“Questa dissonanza tra la possibilità prevista formalmente e la realtà dei fatti ha lasciato sconcertati numerosi Cittadini Atriani, alimentando incertezza e preoccupazione, soprattutto da parte delle famiglie atriane, pertanto, in seguito alla comunicazione pervenuta dalla Dirigente Scolastica in data 29.04.c.a., con la quale veniva comunicato, brevemente, che la classe a tempo pieno non era stata autorizzata, senza spiegare chi non l’ha autorizzata e la motivazione, i suddetti Consiglieri di “Prospettiva Atri” hanno voluto informare anche il Ministro dell’Istruzione”.

“Il tempo pieno rappresenta, oggi, una risposta concreta e necessaria ai bisogni delle famiglie e dei minori. In un contesto sociale profondamente cambiato rispetto al passato, caratterizzato da nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano e da una crescente domanda di supporto educativo qualificato, la scuola ha un ruolo fondamentale di sostegno, inclusione e promozione delle pari opportunità”.

E ancora: “La mancata attivazione del tempo pieno rischia, inoltre, di vanificare gli obiettivi strategici fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede l’estensione del tempo pieno nelle scuole primarie come leva per migliorare l’offerta formativa e ridurre i divari territoriali. L’investimento pubblico deve tradursi in un effettivo potenziamento del servizio scolastico, soprattutto in territori dove il tempo pieno è assente”.

“L’opposizione, inoltre, vuole ricordare che il D.P.R. 89/2009, art. 4, comma 2, riconosce la possibilità di organizzare classi a tempo pieno nelle scuole primarie “sulla base della disponibilità di risorse di organico e dei piani dell’offerta formativa”, a fronte delle richieste delle famiglie, quindi anche in Atri, tale previsione dovrà rispettata e attuata coerentemente con le indicazioni nazionali ed i reali bisogni della popolazione scolastica. A ciò si aggiunge un paradosso ancor più grave: mentre il nostro Paese affronta una crisi demografica senza precedenti, con un costante calo delle nascite ed una riduzione della popolazione scolastica, l’impossibilità di attivare il tempo pieno appare anacronistica. Più che mai, oggi, le politiche educative dovrebbero orientarsi verso un rafforzamento dei servizi a sostegno delle famiglie, anche come misura di contrasto alla denatalità”.

I Consiglieri comunali di minoranza sono “consapevoli che l’attivazione del tempo pieno implichi scelte organizzative complesse, dalla disponibilità di personale docente e spazi adeguati alla mensa scolastica. Tuttavia, chiedono che vengano garantiti un confronto trasparente e soluzioni concrete per dare seguito alle scelte educative delle famiglie, nel rispetto del diritto all’istruzione e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, costituzionalmente garantiti e, infine, chiedono un intervento urgente per verificare la possibilità di attivare il tempo pieno nella nostra Scuola di Atri Capoluogo per l’imminente anno scolastico 2025/26, anche attraverso il supporto delle misure straordinarie del PNRR ed una revisione delle assegnazioni di organico”.

LA LETTERA INVIATA AL  MINISTRO: Missiva Ministro Istruzione per tempo pieno

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