Chiusura ponte Paladini sulla Statale 80: le aree interne rischiano l’isolamento
Critiche all'Anas e alla Regione "Incapace di farsi sentire sui tavoli che contano"

Teramo. Suscita reazioni, anche decisamente critiche, la decisione, dell’Anas di chiudere un tratto di Statale 80 per due mesi. E al grido di allarme lanciato ieri dal sindaco di Crognaleto, Orlando Persia, e dai vari amministratori delle zone interessate, si associa anche Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo e consigliere provinciale con delega alla viabilità.
“Ho avuto modo di confrontarmi con il sindaco di Crognaleto”, scrive, “e di sentire conoscenti e amici del territorio e il quadro che ne viene fuori è desolante. “Rabbia” per la mancanza di considerazione e rispetto ed allo stesso tempo “incredulità” per una programmazione scellerata ed imbarazzante sono i sentimenti che prevalgono ora tra la gente dei territori interessati, o meglio, danneggiati dalla chiusura del Ponte di Paladini disposta dall’Anas Spa.
Ma dov’è la logica della buona politica, quella che dovrebbe (il condizionale, a questo punto, è d’obbligo) essere incentrata sulla tutela del bene comune? Dove sono i buoni e nobili propositi sul rilancio delle aree interne tanto decantati nelle varie campagne elettorali?
Oggi abbiamo a disposizione mezzi e strumenti all’avanguardia che consentono di realizzare opere stratosferiche mettendo in campo una programmazione lungimirante, attenta e rispettosa, che consentirebbe di realizzare le migliori opere.
È inaccettabile nel 2025 la chiusura di un tratto di strada tanto importante per tutte le attività che sul quel percorso operano, per i tanti lavoratori che la percorrono quotidianamente, per gli studenti universitari e della scuola dell’obbligo che sulla Strada Maestra stanno costruendo il proprio futuro, per i turisti che apprezzano e rianimano territori devastati dallo spopolamento e dal sisma.
La programmazione degli interventi da realizzare sul Ponte di Paladini deve essere assolutamente riprogrammata, ne va della credibilità della Buona Politica che deve essere al servizio dei territori e dei cittadini che li popolano e non a loro discapito, ne va della possibilità di trasmettere alle nuove generazioni la fiducia nelle Istituzioni che devono tutelare e non danneggiare, ne va della sopravvivenza di territori meravigliosi e di chi in quei territori ha scelto di vivere e continuare a crederci.
Urge un tavolo tecnico di concertazione e condivisione che coinvolga tutti gli attori che a vario titolo sono chiamati a trovare una soluzione attuale, rispettosa e lungimirante a questa situazione, poiché quanto prospettato non è assolutamente accettabile, pena la fine delle aree interne e il fallimento della buona politica”.
Consiglieri regionali Mariani, Pietrucci e Cavallari. “La chiusura per l’avvio di interventi di manutenzione programmata ed adeguamento tecnico-funzionale del Ponte Paladini al km40+600 della S.S. 80 tra Aprati e Ortolano a partire dal prossimo 03 giugno, e per almeno sessanta giorni, rappresenta l’ennesima “mazzata” per l’economica, la viabilità e la sopravvivenza di diversi comuni delle aree interne dell’aquilano e del teramano. Una notizia, comunicata da Anas SpA, a diversi comuni senza alcuna concertazione con i territori interessati e senza aver minimamente coinvolto la Regione Abruzzo, segnale di quanto ormai Marsilio e D’Annuntiis non contino più nulla” sottolineano il Presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani, il Capogruppo di “Abruzzo Insieme” Giovanni Cavallari e il Consigliere del Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci.
“Se la notizia non fosse così grave verrebbe infatti quasi da riderci su – proseguono Mariani, Cavallari e Pietrucci – è infatti una settimana che in Abruzzo si discute della necessità di una cabina di coordinamento dei lavori su A24, A14 e S.S. 80 in vista dei prossimi interventi autunnali sotto il traforo ed in autostrada e dopo l’incidente di domenica scorsa, ma a leggere la comunicazione inviata ai comuni di L’Aquila, Teramo, Crognaleto, Montorio al Vomano, Fano Adriano, Campotosto, Capitignano e Basciano sembra che Anas SpA non abbia minimamente compreso la gravità della situazione e con essa i vertici di Regione Abruzzo che, dinanzi a queste decisioni, dimostrano tutta la loro inadeguatezza e incapacità a difendere i diritti degli abruzzesi”.
“L’ordinanza di chiusura rischia infatti non solo di creare seri problemi ai collegamenti tra Teramo e L’Aquila, ma anche di isolare ancora di più queste aree montane che, soprattutto in estate, si riempiono di turisti, visitatori e cittadini che ritornano nei territori di origine per trovare amici e parenti” proseguono i Consiglieri Regionali del PD e di “Abruzzo Insieme”. “Ha ragione il Sindaco di Crognaleto Orlando Persia quando lamenta che certi interventi, per quanto urgenti e indifferibili, non possono essere progettati con così poco anticipo, senza prevedere soluzioni alternative che non vadano a pregiudicare la stabilità di un territorio, sia in termini economici che demografici. Non osiamo poi immaginare se dovessero allungarsi i tempi, accavallandosi con quelli dei lavori su A24 e traforo, o se per caso questa estate dovesse ripetersi quanto accaduto domenica scorsa, con il traforo chiuso verso Roma per un’auto in fiamma e tutto il traffico spostato sulla S.S. 80…sarebbe una catastrofe”.
“Anche stavolta l’Abruzzo paga l’incapacità del Governo Marsilio e dell’Assessore D’Annuntiis nel garantire i diritti degli abruzzesi e nel far sentire la loro voce sui tavoli che contano, in particolare con Anas e Autostrade, dimostrando che malgrado la tanto decantata filiera con il Governo nazionale l’Abruzzo non è preso in alcuna considerazione. Se infatti migliorare le infrastrutture e la viabilità delle aree interne è importante e fondamentale, e nessuno di noi contesta questo intervento, è altrettanto vero che certi lavori vanno concertati, mai realizzati a ridosso dell’estate, ma soprattutto devono essere fatti prevedendo vie di collegamento alternative. In tal senso ci chiediamo se prima di decidere per la chiusura sia stato sentito il Genio Pontieri per studiare la possibilità di realizzare, in questo periodo di chiusura del Ponte Paladini, una struttura parallela garantendo il transito anche solo a senso alternato” prosegue la nota.
“Porteremo il prima possibile questa vicenda in Commissione Vigilanza dove convocheremo Anas SpA per capire il perché di questa decisione, il tipo di intervento e le tempistiche di avvio e realizzazione, ma soprattutto i vertici di Regione Abruzzo sperando che almeno questa volta l’Assessore D’Annuntiis si presenti e finalmente riferisca sul disastro della viabilità abruzzese, un tema che finora lo ha visto grande assente” concludono Mariani, Cavallari e Pietrucci. “Poco più di un anno fa, in campagna elettorale, si riempivano tutti la bocca con promesse di sostengo alle aree interne, di lotta allo spopolamento, al digital-divide, oggi invece dimostrano che erano solo chiacchiere e che a loro delle aree interne e dei problemi della viabilità non interessa nulla”.