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Teramo

Sant’Omero, nuova rete ospedaliera. Luzii: sanità solo per ricchi

L'ospedale Val Vibrata sempre più penalizzato

Sayonara Tortoreto

Sant’Omero. E’ una posizione molto critica quella di Andrea Luzii, sindaco di Sant’Omero, sull’approvazione da parte delle Regione della nuova rete ospedaliera.

Il tema è molto sentito, anche in relazione a quello che è stato il dibattito nel corso degli ultimi mesi, su un aspetto Luzii non ha dubbi: l’ospedale di Teramo non avrà il riconoscimento di secondo livello (unico tra i capoluoghi di provincia), mentre gli altri tre ospedali saranno sostenzialmente declassati: in pratica siam fortemente penalizzati per posti letto ogni mille abitanti”.

“Esprimo il rammarico di non essere riuscito a convincere i “decisori” ad aderire alle tante battaglie che ho combattuto, in questi anni, a favore del pubblico rispetto al privato”, spiega Luzii, che fa parte del comitato ristretto dei sindaci, “a favore di una umanizzazione della sanità contro il concetto di azienda, a modificare il linguaggio di Ospedale Hub (di riferimento) e di Ospedali Spoke (satelliti) che porta a considerare, erroneamente, sanitari di serie A e sanitari di serie B.

L’ospedale Val Vibrata doveva essere potenziato e fornito di sufficiente personale sanitario per il volume di lavoro eseguito e la capacità dei suoi lavoratori, per la potenzialità della sua struttura e perché, posizionato nel nord della regione, rappresenta il baluardo nella lotta per fronteggiare la mobilità passiva ospedaliera extraregionale, in particolare verso la Regione Marche, in continuo aumento.

La risposta della Giunta Regionale è stata quella di indebolire ulteriormente l’ospedale Val Vibrata tagliando posti di Primario (UOC) da quattro a due (si ricorda che le procedure di selezione sono diverse UOC, concorso aperto anche agli esterni con maggiore appetibilità dei posti, UOSD/UOS nomine interne).

Da tempo, inoltre, soffriamo della mancanza di sanitari dovuta a pensionamenti ed a trasferimenti di lavoratori in altri Presidi che non sono stati adeguatamente sostituiti: uno stillicidio costante che ci indebolisce anche se il personale che resta, con umanità di comportamenti ed una eroica resistenza, ci permette di continuare ad avere risultati che nel confronto ci vedono primeggiare”.

 

Le responsabilità della Regione. “Quando sono venuti in visita all’ospedale di Sant’Omero”, prosegue Luzii, ” l’assessore Verì ed il Presidente Marsilio non hanno voluto alcuna interlocuzione con il sottoscritto, in qualità di Sindaco, contrariamente a quando è avvenuto in altri territori ad Atri ed a Giulianova, abbracci con i primi cittadini: una politica che non ci piace.

Sconcertante, poi, il silenzio assordante dei nostri rappresentanti di maggioranza in Regione Abruzzo. Nessuna dichiarazione a difesa dell’ospedale Val Vibrata, sembra che non abbiano alcun interesse per un argomento di così vitale importanza quale la salute dei cittadini.
Chi di loro ha votato in Giunta? Chi voterà a favore di questo riordino delle rete ospedaliera in Consiglio regionale?
Dovranno, comunque, prima o poi, metterci la faccia.

L’appello. Ai sindaci della Val Vibrata, sempre attenti alle problematiche socio-sanitarie: chiedo  insieme il nostro ospedale.

Purtroppo questa sanità pubblica è sempre più inaccessibile, sembra costruita al servizio del privato: la Regione Abruzzo ha responsabilità evidenti.

Se paghi, in un giorno puoi avere prestazioni che non riesci ad avere in un anno senza soldi.
I cittadini hanno il dovere morale di prendere la distanza da questo sistema e da quelli che lo favoriscono”.

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