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Pescara

Centro uomini autori di violenza: nuovo gestore a Pescara

Pescara. E’ L’Elefante Società Cooperativa Sociale il nuovo soggetto che gestisce il Centro uomini autori di violenza (Cuav Itinere) del Comune di Pescara.

Tra le attività che svolge, oltre al percorso riservato a chi è autore di violenza, c’è anche la sensibilizzazione nelle scuole, rivolta ai giovani. Oggi la presentazione, in Comune, da parte dell’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, con il dirigente comunale Marco Molisani e Piera Antonioli, responsabile del Servizio Politiche sociali, insieme all’assistente sociale Simona Proietto, mentre per L’Elefante Società Cooperativa Sociale c’erano la presidente Cristina Marcone e uno degli operatori, Danilo D’Addazio.

“Presentando il nuovo soggetto gestore del Centro uomini autori di violenza del Comune, rilanciamo lo slogan ‘365 giorni no alla violenza sulle donne'”, ha detto Sulpizio ricordando che l’amministrazione ha promosso questo progetto anni fa” e si aggiunge all’attività svolta da Ananke in favore delle donne. “In più, avremo due case di sgancio, per chi è stata vittima di violenza”, ha aggiunto sempre Sulpizio. Se è vero “che il cuore del problema sono gli uomini, per cui è importante intervenire su di loro, è altrettanto vero che aumenta la consapevolezza della necessità di un intervento del genere, tant’è che ci sono degli uomini che si presentano volontariamente e ci sono donne che accompagnano gli autori delle violenze al Centro”, e le violenze non sono solo fisiche ma possono essere anche di altro genere. Noi ci siamo”, ha messo in evidenza Sulpizio, “e dimostriamo che la violenza sulle donne non si combatte solo con le parole ma anche con i fatti”.

A questo scopo “abbiamo voluto prevedere anche un’azione di sensibilizzazione nelle scuole, per intervenire sulle menti quando sono molto giovani”, ha spiegato Molisani evidenziando “il feedback positivo che abbiamo avuto con altre iniziative rivolte agli studenti, come quelle svolte in sinergia con Fight Clubbing. Durante gli incontri con i giovani è stata registrata la disponibilità dei ragazzi ad ascoltare ciò che viene spiegato, dopo uno scetticismo iniziale”.

“Siamo operativi”, ha spiegato Marcone, “il Centro c’è e funziona”, avendo preso in carico gli utenti del precedente gestore, oltre 50, “e puntiamo ad entrare nella rete esistente tra tutti gli enti, gli operatori e i soggetti che operano nel settore. Oltre alle scuole vogliamo coinvolgere anche l’Università. E’ importante puntare sulla rieducazione e sull’educazione da piccoli, per comportamenti adeguati, di rispetto”.

Gli utenti del Centro sono quelli che sono obbligati a frequentarlo (attraverso, ad esempio, il Tribunale) e quelli che si presentano volontariamente. Il percorso si apre con un colloquio motivazionale individuale e prosegue con i gruppi psicoeducativi (36 incontri, per nove mesi) e poi con i gruppi psicoterapeutici (altri 9 mesi). I criteri sono stringenti, per l’accesso e per la permanenza.

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