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Teramo

Riconoscimento dello Stato di Palestina: approvata mozione al Comune di Giulianova

Giulianova. Si è tenuto il consiglio straordinario aperto richiesto dai consiglieri di opposizione Alberta Ortolani e Franco Arboretti del Cittadino Governante, Alessandra Matone e Oreste Marchionni del Partito Democratico, Daniele Di Massimantonio di Coltura Politica/Nos-Noi.

Questi gli argomenti proposti

Discussione sulla crisi umanitaria di Gaza e sul conflitto israelo-palestinese con la mozione: “Appello per la pace e riconoscimento dello Stato di Palestina”.
Adesione del Comune di Giulianova alla campagna di Emergency R1PUD1A con riferimento all’art. 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Sono intervenuti, e di questo li ringraziamo, anche i consiglieri regionali Luciano D’Amico e Dino Pepe e il prof. Luca Mastrocola che hanno dato il loro contributo.
C’è stato un ampio dibattito alla presenza di numerosi cittadini che hanno seguito con attenzione e partecipazione.

L’appello alle istituzioni nazionali e internazionali ad affrontare con urgenza la drammatica crisi umanitaria di Gaza e ad agire attivamente per il raggiungimento di una pace giusta e duratura nel segno di “2 stati per 2 popoli” è stato votato all’unanimità del consiglio.
Crediamo che questo sia stato un momento altamente significativo che fa partire dalla città di Giulianova un appello unitario che speriamo venga raccolto anche da altri comuni e dalla Regione. Lo scopo è quello di esercitare una pressione democratica affinché il nostro Paese e l’Unione Europea si impegnino con forza per ottenere rapidi e concreti risultati che diano sollievo alle popolazioni colpite dallo sterminio in atto e passi in avanti sul terreno della pace tra i palestinesi e gli israeliani.

La seconda mozione è stata approvata a maggioranza col voto di tutti i consiglieri di opposizione, del sindaco e due consiglieri di maggioranza e l’astensione di tutti gli altri.
Anche questo è stato un passaggio politicamente importante per la nostra città perché, ribadendo con forza quanto previsto dalla Costituzione, schiera il nostro Comune contro la guerra e per la cultura della Pace.
Questi temi dovranno continuare a vivere in città, anche in collegamento con altri comuni, fino a quando non arriveranno risultati concreti nel Medio Oriente, in Ucraina e in tutte le aree in cui si combattono le 54 guerre in atto in questo momento nel mondo.

 

 

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