
Corropoli. Prosegue il ciclo di incontri pubblici promosso dal Comitato Civico a tutela dell’Ospedale Val Vibrata e della sanità pubblica. Ieri sera, 25 giugno, a Corropoli, l’assemblea ha registrato un’ampia partecipazione di cittadini e ha visto la presenza del consigliere regionale Dino Pepe, del sindaco di Sant’Omero Andrea Luzii, e dei consiglieri comunali di minoranza Franco Falò e Luca Esposito.
Assente, invece, il sindaco di Corropoli Dantino Vallese, nonostante l’invito formale ricevuto. Una scelta che il Comitato considera l’ennesimo segnale di chiusura verso un percorso di confronto pubblico, definito come “ostativo” e giustificato da motivazioni “indefinite o pretestuose”.
Durante l’incontro, il Comitato ha ribadito le proprie preoccupazioni sulla progressiva perdita di servizi essenziali all’interno dell’ospedale di Sant’Omero. Particolare sdegno è stato espresso per il voto favorevole dei consiglieri regionali vibratiani Umberto D’Annuntiis ed Emiliano Di Matteo ai provvedimenti che hanno portato alla soppressione delle Unità Operative Complesse di Ostetricia-Ginecologia e di Chirurgia. “Si è trattato di un declassamento evidente – è stato detto – che non può essere compensato da generiche promesse di attenzione”.
Oltre alla questione UOC, è stata posta l’attenzione su un problema ancora più ampio: il depotenziamento progressivo della struttura attraverso il mancato turnover del personale medico. “Negli ultimi due anni – è stato denunciato – su circa sessanta medici in organico, diciassette sono andati via tra pensionamenti e trasferimenti, mentre soltanto otto sono stati assunti”.
Il Comitato ha anche sottolineato come le scelte dell’ASL non vadano nella direzione del riequilibrio territoriale. “Nonostante la grave carenza di pediatri a Sant’Omero – è stato evidenziato – i due nuovi specialisti assunti a tempo indeterminato sono stati assegnati all’ospedale Mazzini di Teramo”. Una decisione che, secondo il Comitato, mette ulteriormente a rischio l’attività assistenziale nella Val Vibrata. “La dirigenza ASL si giustifica affermando che i medici non vogliono venire a Sant’Omero. Ma è accettabile una tale rassegnazione da parte di chi gestisce la sanità pubblica?”, è la domanda rilanciata in assemblea.
Come se non bastasse, nelle ultime settimane si sono registrate anche le dimissioni del direttore del reparto di Medicina, figura designata dall’Università dell’Aquila nell’ambito di una convenzione con l’ASL, i cui effetti – secondo il Comitato – si stanno rivelando fallimentari.
Per far fronte a queste criticità, il Comitato ha annunciato una duplice strategia: proseguire le assemblee pubbliche per informare e coinvolgere la cittadinanza, e avviare una raccolta firme da presentare alle istituzioni competenti. I banchetti informativi e per la sottoscrizione della petizione saranno attivati già nei prossimi giorni, con uno spazio fisso davanti all’ospedale di Sant’Omero ogni sabato mattina.
A partire da settembre, inoltre, è previsto un “cambio di passo” nell’attività del Comitato, che intende promuovere un dialogo anche con i cosiddetti corpi intermedi – associazioni, ordini professionali, sindacati – il cui supporto viene ritenuto cruciale per costruire un fronte unitario in difesa del presidio sanitario vibratiano.