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Teramo

Martinsicuro, piano del verde. L’ex assessore Viola: va approvato subito

Sayonara Tortoreto

Mario Viola, già assessore all’ambiente ed esponente di Europa Verde, interviene sul dibattito in corso, a Martinsicuro, sul piano del verde.

E lo fa dopo le esternazioni recente dell’assessore all’ambiente Marco Cappellacci. Viola riparte dal 2005, quando come delegato all’ambiente, incaricò un professionalista di altro profilo, di redigere un piano del verde per censire tutti gli alberi e glia rbusti pesenti sul territorio e di incrementarlo.

“Il suddetto Piano non riuscì a vedere l’approvazione nell’ultimo Consiglio comunale di fine gennaio 2007 a causa della crisi politica della maggioranza di centrosinistra che portò alle elezioni anticipate per il rinnovo del Consiglio Comunale, nella primavera dello stesso anno”, ricorda Viola.

Il Piano fu ripreso dall’Assessore Cappellacci della Giunta Vagnoni 1, confermando l’incarico al dott. Giannangelo, il quale consegnò il nuovo elaborato al Comune alla fine di luglio 2021, corredato di Regolamento, Censimento degli alberi e degli arbusti, Elenco specie indigene e non, Buone Pratiche per la cura e la manutenzione del Verde.

Da quella data al rinnovo del Consiglio comunale di giugno 2022, l’Assessore ha avuto un anno a
disposizione per farlo approvare dal Consiglio. Perché non ha operato in tal senso?
Con il nuovo mandato Vagnoni 2, l’Assessore Cappellacci ha avuto ancora un anno e mezzo per farlo approvare dal Consiglio. Perché non l’ha fatto? Ha privato il Comune di Martinsicuro di uno strumento moderno per la cura e la tutela del verde esistente e per l’incremento del patrimonio arboreo di cui soltanto i Comuni del centro-nord d’Europa e del centro-nord d’Italia, dell’Alleanza per il Clima, sono dotati.

L’Assessore Cappellacci dovrebbe dire ai cittadini e alle cittadine che se il Consiglio comunale avesse approvato quel Piano oltre due anni fa, il Sindaco e la sua Giunta non avrebbero potuto consentire il taglio dei Pini monumentali di via Roma e via Colombo, dei Pini di via Battisti, dei Pini di piazza Cavour, dei Pini del perimetro del Municipio, dei Pini di via del Mare, delle Tamerici del lungomare Europa, le capitozzature delle alberate stradali e lo sfregio arrecato alla Pineta litoranea a Villa Rosa.

Oggi l’Assessore Cappellacci insiste nel non portare il Piano in Consiglio aggrappandosi ad una proposta di regolamento della Giunta Regionale oggetto di discussione che farà passare molto altro tempo e che, come tutti i regolamenti regionali, non curerà i dettagli degli ambiti locali e quindi non sarà di utilità per la gestione del verde
pubblico di Martinsicuro.

Una larga parte di cittadine e cittadini inizia a manifestare impazienza di fronte al taglio violento del patrimonio arboreo sano e bello, con il silenzio-assenso dell’Assessore all’Ambiente. Gli alberi appartengono alla collettività locale. Gli amministratori sono obbligati a tutelarli.

Da Assessore all’Ambiente della Giunta Caputi (1993-1997) e della Giunta Maloni (2002-2007), ho difeso il patrimonio arboreo della città e ho fatto piantare 5.600 alberi e arbusti, rinaturalizzando il lungomare di Martinsicuro e Villa Rosa con le Tamerici e ricostituendo due pinete nella frazione Villa Rosa. Ho il diritto di indignarmi di fronte al taglio degli alberi che ho difeso e fatto piantare.

Invito l’Assessore Cappellacci a riflettere sulla mattanza degli alberi sani che ha privato i cittadini degli esseri viventi vegetali che per decenni avevano garantito servizi ecosistemici gratuiti: ossigeno, aria pulita, la cattura di CO2 e polveri sottili, abbattimento del rumore e regolazione delle acque meteoriche.

Occorre un atto di riparazione immediato da parte dell’Assessore all’Ambiente: l’approvazione in Consiglio del Piano del Verde, lo stop alle capitozzature degli alberi in corso in questi giorni, il rinverdimento delle strade prive di alberi. Se non farà questo verrà meno ai suoi compiti istituzionali di Assessore all’Ambiente”.

 

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