Giulianova. Evoluzione Sostenibile vuole portare all’attenzione una porzione di città tra le più frequentate nel periodo estivo, ma colpevolmente trascurata dall’amministrazione Costantini: la pineta nord, a ridosso della foce del Salinello, dove quasi la metà dei pini è andata persa, l’attenzione alla pulizia e al decoro è scarsa e i rifiuti spiaggiati, costantemente presenti sull’arenile prospiciente, ne degradano l’aspetto.
L’assessore al verde Giorgini, invece di avviare un piano di ripristino degli alberi caduti coerente con le caratteristiche dell’area, ha scelto che quella non debba essere più una pineta, mettendo a dimora essenze arboree estranee al contesto. Una decisione che solleva forti perplessità sull’identità del luogo. Basta andare nella vicina Pineto per osservare un approccio diametralmente opposto: lì, l’amministrazione comunale, consapevole del valore ambientale e turistico della pineta, porta avanti un’azione di ripristino della vegetazione originaria, reintegrando i pini abbattuti da eventi atmosferici, nel pieno rispetto dell’identità del luogo.
Ad aggravare la situazione, si aggiunge che all’interno della pineta sono sistematicamente parcheggiate automobili e motocicli che vi accedono attraversando la pista ciclabile, mettendo a repentaglio la sicurezza dei numerosi ciclisti che vi transitano ignari del pericolo, soprattutto coloro che percorrono in direzione sud la discesa dal ponte ciclo-pedonale. Prima dell’avvento dell’amministrazione Costantini, il tratto di via Riva del Sole che conduce alla pineta era stato interdetto al traffico ed erano stati posizionati dei dissuasori per impedire che auto e moto potessero raggiungere la pineta. L’amministrazione Costantini ha pensato bene di rimuovere il divieto e i dissuasori, con le conseguenze che tutti possono osservare quotidianamente.
Su questa criticità chiamiamo in causa l’assessore Di Carlo, prima che venga messa sul banco degli accusati la polizia municipale, alla quale rinnoviamo la nostra solidarietà. È informato della problematica ed è consapevole dei rischi derivanti dall’accesso di mezzi non autorizzati sulla pista ciclabile? Vogliamo sperare di no, perché in caso contrario la responsabilità sarebbe ancora più grave. Ora, però, non potrà far finta di non saperlo, visto che Evoluzione Sostenibile lo ha reso edotto. Quando si adopererà, assieme al collega Giorgini, per impedire l’uso improprio sia dei percorsi ciclabili che degli spazi adibiti a verde, che non possono essere utilizzati come aree di parcheggio? Ci chiediamo quale sia il reale significato di un riconoscimento come la Bandiera Gialla della FIAB, se poi accadono situazioni come quella appena descritta.
In conclusione, le parole dell’assessore Giorgini riportate nel comunicato di qualche giorno fa, nel quale ricorda alla cittadinanza che “operare sul verde urbano è una sfida complessa ma lo facciamo con convinzione, passo dopo passo, affinché ogni zona della città riceva l’attenzione che merita“, danno la misura dei diversi pesi che l’amministrazione Costantini attribuisce alle diverse zone della città. Un’affermazione improvvida ma “onesta”, considerata la netta contrapposizione tra la trascurata manutenzione del verde in ampie porzioni di città (in un precedente comunicato avevamo citato il mancato ripristino degli alberi tagliati nel lungomare Zara nord, nei lungomari Spalato e Rodi e in via Nazario Sauro) e la manutenzione scrupolosa del tratto centrale del lungomare Zara, lato stabilimenti balneari, nel quale non sono stati lesinati sforzi per sostituire tutte le palme abbattute a causa del Punteruolo Rosso. Giorgini, senza volerlo, sentenzia che ci sono porzioni di città che meritano un’attenzione maggiore rispetto ad altre. E casualmente la porzione che merita maggiore attenzione è quella nella quale si concentrano gli interessi economici dell’assessore e del suo collega Di Carlo. Non c’era bisogno che lo affermasse, tanto è forte l’evidenza, ma Giorgini di fatto lo mette nero su bianco.
