Giulianova. Il circolo cittadino del Pd prende posizione sulla questione legata al Palacastrum.
“Più di un mese fa, la Giunta Costantini si apprestava ad inaugurare, con l’enfasi che la caratterizza, il rinnovato Palacastrum, reduce di un piano di ristrutturazione, volto ad omologare la struttura affinché possa ospitare competizioni ufficiali.
Un bel traguardo per tutta la città, se non fosse per l’assenza del certificato di agibilità, da ascrivere, secondo gli assessori competenti, a ritardi procedurali da parte dei vigili del fuoco, estranei all’Amministrazione.
Peccato che il Comando Provinciale del corpo abbia opposto a tali affermazioni una netta e puntuale rettifica. Difatti, sarebbe il Comune ad essere in grave ritardo nella presentazione dei documenti necessari, partendo dalla SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività, e finendo con la richiesta di sopralluogo. A ciò si aggiunge il fatto che, malgrado i Vigili del Fuoco, a seguito di precedenti ispezioni, avessero già certificato la parziale agibilità delle tribune, per complessivi 200 posti sui 400 totali, sia stato disposto lo svolgimento a porte chiuse di tutte le partite.
Assistiamo dunque all’ennesimo scivolone di un’amministrazione sciatta e inconcludente, smentita da un corpo nazionale di pubblica sicurezza e cui restano estranei concetti quali trasparenza e serietà. Indifferente al sovraccarico di lavoro cui sono quotidianamente sottoposti gli uffici comunali, dovuti ai ben noti problemi di organico che affliggono la macchina amministrativa, da tempo denunciati dal Partito Democratico di Giulianova, la Giunta Costantini continua a tagliare nastri puramente cerimoniali, scaricando su altri enti la responsabilità di strutture incomplete o temporaneamente inutilizzabili.
Alla luce di questi fatti, crediamo sia lecito chiedersi perché non siano stati resi fruibili almeno i posti dichiarati agibili e, cosa più importante, quanto ancora si dovrà attendere perché la struttura venga aperta al pubblico. È tempo che chi Governa si faccia debitamente carico non solo degli onori ma anche degli oneri che il suo ruolo impone”.
