
Ternana (3-4-2-1): Vannucchi, Donati, Capuano, Martella, Casasola, Tito, Aloi, Vallocchia, Curcio, Cicerelli, Ferrante. In panchina: Vitali, Passador, Fazzi, Corradini, Millico, Maestrelli, Valenti, Montenegro, Damiani, Bellavigna, Romeo, Cianci, Ciammaglichella, Donnarumma. Allenatore: Fabio Liverani
Pescara (4-3-2-1): Plizzari, Pierozzi, Letizia, Lancini, Moruzzi, Meazzi, Squizzato, Dagasso, Merola, Bentivegna, Ferraris. In panchina: Saio, Profeta, Pellacani, Crialese, Staver, Kraja, Lonardi, Valzania, De Marco, Saccomanni, Cangiano, Tonin, Alberti, Arena. Allenatore: Silvio Baldini
Reti: 56’ Letizia
Arbitro: Andrea Zanotti della sezione di Rimini.
Espulso: Vallocchia
Il Pescara si aggiudica il primo round della finale play-off di C con una vittoria in casa della Ternana che vale tantissimo.
La Ternana gioca tutta la partita con l’uomo in meno: al 12’ Vallocchia entra malissimo su Squizzato e si fa espellere. Eppure è della squadra di Liverani la prima, enorme occasione del match: al 5’, Letizia liscia e apre il corridoio per Ferrante che, però, la spara addosso a Plizzari, bravissimo a bloccarla con le gambe. Lo stesso squizzato, al 17’, rimedia un giallo ingenuamente e costringe Baldini al cambio anticipato per non rischiare: entra Kraja. Il Delfino, però, non riesce ad approfittare del vantaggio numerico per tutto il primo tempo: gioca lentamente, non aggredisce, sbaglia tanto e quando arriva in porta spreca clamorosamente: al 24’, Ferraris apre per Bentivegna che non apre bene il destro e agevola la respinga di Vannucchi, Merola può ribadire ma spara al lato a porta spalancata.
La ripresa si apre con i cambi di entrambi gli allenatori: Cianci per l’esausto Ferrante, Cangiano per un impalpabile Bentivegna. Al 56’ la sblocca il migliore del Pescara, Letizia, con un siluro da 35 metri che trova la deviazione di schiena di Aloi e lascia di sasso Vannucchi. Baldini alza la posta e mette dentro Tonin che, al 72’, galoppa sulla destra in contropiede, mette in mezzo all’area sgombra per l’accorrente Cangiano che realizza, ma viene fischiato a Tonin un fallo molto dubbio, ravvisato durante la fuga a Tito. I rossoverdi cercano di reagire con Aloi al 78’: botta da fuori, Plizzari respinge con i pugni. E ci riprovano all’82’, con un piazzato dalla trequarti messo di poco a lato di testa da Cianci. Nulla più fino al triplice fischio.
Mezza impresa compiuta per la squadra di Baldini che, però, sabato sera all’Adriatico, davanti a 20mila persone, dovrà giocar la finale di ritorno, causa squalifiche, senza pedine importanti come Squizzato e Merola, e con una differenza reti minima.