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Teramo

“Sulla ricostruzione delle scuole a Teramo solo passerelle politiche”

lOCATELLI

“Basta con le solite chiacchiere e passerelle, i teramani aspettano dal 2018 che il sindaco e tutta la giunta provveda all’adeguamento sismico delle scuole”. Lo afferma il consigliere comunale di Forza Italia Mario Cozzi.

“Siamo stufi di promesse non mantenute, ma continuamente posticipate. I fondi per la scuola “San Giuseppe” e la scuola “Savini” erano stati già predisposti dall’amministrazione Brucchi e il sindaco D’Alberto, nonostante questa disponibilità di fondi, non è riuscito a far partire neppure un cantiere. Stesso discorso vale per l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Braga”, attualmente rilegato al piano terra dello stabile INPS. Il sindaco afferma, dopo l’incontro con il Commissario Castelli, che ora sono chiare le problematiche di carattere generale, procedurali e normative su cui intervenire. Cinque anni sono un po’ troppi per rimanere ancora nella fase dell’individuazione delle problematiche, ma più che sufficienti per agire”.

E ancora: “Leggo che il problema oggi è trovare una scuola “jolly” (o contenitore) per consentire la rotazione degli studenti durante il periodo necessario per l’adeguamento sismico delle varie strutture scolastiche. La soluzione che propone l’amministrazione D’Alberto è quella di usare la palestra della “Molinari”, un edificio nato e concepito come luogo sportivo e non come scuola. Sono assolutamente contrario poiché il Comune di Teramo ha un forte bisogno di strutture come la Molinari, al fine di sopperire alle continue richieste da parte delle Associazioni sportive e andrebbe, inoltre, a penalizzare l’utilizzo della struttura delle ore di educazione fisica dell’Istituto Comprensivo “Savini – San Giuseppe – San Giorgio”. Se si fosse intervenuti prima, ora la “Savini” e la “San Giuseppe”, sarebbero già pronte per accogliere gli studenti, attualmente convogliati alla Molinari, che potrebbe diventare essa stessa la struttura “jolly”. Questo avrebbe, inoltre, consentito al tessuto economico del centro storico di poter godere di tutti i benefici legati all’indotto della scuola. Benefici, puntualmente posticipati, a seguito della scarsa capacità amministrativa del Sindaco. Ciò non toglie che si potrebbe proprio ripartire da queste due scuole per iniziare gli adeguamenti sismici”.

Il Consigliere Mario Cozzi conclude dicendo che negli anni si sono succeduti “commissari, vicepresidenti della Camera dei Deputati, come Anna Ascani e onorevoli vari, ma mai si è andati oltre a chiacchiere, strette di mano e sorrisi per la stampa. È ora che sull’argomento scuole si comincino a vedere i cantieri, riconsegnando al centro storico i suoi luoghi di scambio culturale. In fine è doveroso puntualizzare che per quanto riguardo i risultati della ricostruzione privata la semplificazione è in capo alla struttura commissariale, i fondi e i progetti sono gestiti principalmente dall’USR (Ufficio speciale ricostruzione), resta in capo all’amministrazione comunale, solo il rilascio del nullaosta sulla compatibilità urbanistica, quindi, anche qui il sindaco, si attribuisce meriti non riconducibili all’amministrazione comunale, che deve esclusivamente occuparsi della suddetta ricostruzione pubblica. Ad oggi ferma dopo 7 anni a zero cantieri”.

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