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Teramo

Con testimonianze e impegni per il futuro si è conclusa la mostra sugli 80 anni del CSI Teramo

Chiusura è arrivata al termine di cinque giornate intense

Si è conclusa sabato 29 novembre, a Teramo, la mostra dedicata agli ottant’anni di storia del CSI nella provincia, un’iniziativa storico-culturale promossa dal Comitato arancio-blu. La chiusura è arrivata al termine di cinque giornate intense, durante le quali cittadini, appassionati e intere scolaresche hanno visitato gli spazi espositivi per riscoprire un patrimonio che, fino a pochi mesi fa, sembrava essersi dissolto nel tempo.

Il momento finale è stato arricchito dalla presenza di alcuni protagonisti che hanno scritto pagine importanti della storia associativa. Tra questi, Bebè Martorelli, che nel 1955 partecipò con la delegazione teramana alle celebrazioni del Decennale del CSI alle Terme di Caracalla e in Piazza San Pietro; Romano Pellegrini, membro di una famiglia di grandi sportivi teramani, tutti passati per il CSI e testimone dell’epoca in cui, sul polveroso campo sportivo comunale di Teramo, il professor Carlo Eugeni avviava i giovani all’atletica nella Polisportiva CSI “Giuseppe D’Alessandro”.

Un momento particolarmente toccante è stato quello dedicato alla memoria di Gaetano Di Provvido, autentico motore della vita associativa del Comitato nei suoi primi quindici anni. A rappresentarlo, figli e nipoti che hanno raccolto l’evidenza del suo contributo instancabile e la dedizione con cui accompagnò la crescita del CSI teramano.

Tra fotografie recuperate, documenti ritrovati e testimonianze vive, la mostra ha restituito alla comunità un pezzo fondamentale della propria identità sportiva e sociale. Commozione e gratitudine hanno scandito i momenti conclusivi, rivelando quanto profondo sia il legame tra il territorio e l’associazione che ha visto i natali sportivi di Costante Berardini, Giusto Corrado Pellanera, Giorgio Forti e del talentuoso Giuseppe Mancia che ben presto tradusse la determinazione acquisita sul polveroso campo sportivo comunale nell’impegno accademico e professionale che lo hanno portato ad essere uno degli scienziati italiani più citati al mondo.

La storia del CSI, però, non resta confinata nel passato: è un cammino che continua a essere scritto ogni giorno da persone animate da una vera passione educativa, a Teramo come in tante altre realtà italiane. Questa mostra, oltre a celebrare un prestigioso traguardo, ha ricordato a tutti il valore di un impegno che unisce sport, comunità e formazione. “Gli articoli, i documenti e le foto raccolte nell’ultimo anno da Angelo De Marcellis – ha dichiarato il Presidente CSI Vincenzo Montani – saranno oggetto di un libro che completerà questo prezioso lavoro di ricerca ricomprendendo altri aspetti inediti, alcuni dei quali emersi proprio durante le giornate della mostra attraverso testimonianze dirette.”

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