“A distanza di un mese, mi trovo costretto a intervenire nuovamente sulla costituenda Macroarea N. 2”.
“In qualità di Consigliere Comunale ed ex Presidente del Comitato di quartiere “Colleatterrato-Villa Pavone”, ha esordito Luca Corona, “ho denunciato quanto accaduto nella riunione dello scorso 5 settembre 2025”.
“Quest’ultima assemblea doveva servire ai residenti per raccogliere le candidature per l’elezione del Collegio di Coordinamento. Purtroppo, a molti di loro si è visto negare questo diritto, con la giustificazione della scadenza dei termini per candidarsi, termini che non erano noti a nessuno. L’assemblea si è invece trovata di fronte a un elenco di sette candidati già compilato, e successivamente diffuso dalla portavoce del Comitato, Dalila Curiazi”.
“Un’ ulteriore e gravissima anomalia riguarda la mancata adeguata divulgazione e pubblicità dell’assemblea pubblica che ha preceduto quella del 5 settembre. I membri del Comitato si sono limitati ad affiggere volantini in alcuni punti di Colleatterrato Alto, che rappresenta solo una minima parte del territorio interessato. Questo operato è in palese contrasto con il “Regolamento sui diritti e doveri di partecipazione, di democrazia diretta e partecipativa e di informazione dei cittadini” approvato con D.C.C. n. 21 del 2020, all’art. 19, comma 4, lettera n prevede: “al fine di favorire la partecipazione dei residenti, il comitato dia adeguata pubblicità delle convocazioni delle assemblee”.
E ancora: “Per tali ragioni, in data 10 settembre 2025, ho formalmente appellato il Comitato dei Garanti del Comune di Teramo con una nota a mezzo Pec, portando gli avvenimenti alla sua attenzione e chiedendo la convocazione con estrema urgenza dell’organo. Dal verbale della prima Commissione si evince che i presenti concordano nel richiedere alla Macroarea 2 chiarimenti immediati in merito alle modalità di avvenuta pubblicità circa la convocazione e ai termini di presentazione delle candidature. Proprio nella giornata di ieri, si è riunita una seconda volta la Commissione, sempre su mia richiesta, e si è dovuto prendere atto che, dopo tre settimane, non risulta essere stato fornito alcun riscontro da parte della Macroarea”.
“Nonostante il silenzio e la richiesta di chiarimenti in sospeso, il Comitato promotore ha proseguito nell’iter elettorale. Attraverso una diretta YouTube, ha presentato i candidati e ha invitato i residenti a recarsi alle urne domenica 5 ottobre”.
“Ho appreso che nel Comitato promotore, figura il padre di un Consigliere Comunale di maggioranza che sostiene l’attuale Giunta. Questo fatto rappresenta una clamorosa contraddizione, dopo che questa Amministrazione ha sempre sbandierato la necessità di tenere “la politica fuori dai Comitati”, promuovendo questi organismi come baluardi di partecipazione civica e disinteressata.
“Invito pubblicamente il Sindaco e l’intera amministrazione a prendere immediatamente posizione su queste gravi anomalie e, soprattutto, agire. Con l’auspicio che il Comune di Teramo si doti di un nuovo Regolamento sulla democrazia diretta, nel più breve tempo possibile.
Nei prossimi giorni mi farò affiancare da un legale per dimostrare l’illegittimità di queste elezioni e, qualora ci fossero gli estremi, ricorreremo al Tar”, conclude Corona.
Anche il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia si unisce alla stessa protesta.
“Cittadini a cui è stato impedito di candidarsi, data delle elezioni spuntata fuori all’improvviso e, soprattutto, non è dato sapere neanche dove si celebreranno queste pseudo elezioni domani!”, scrive in una nota il circolo comunale di FdI.
“Facciamo appello al Sindaco e al comitato dei garanti affinché sospendano immediatamente una procedura che non ha nulla di trasparente e di democratico. Le elezioni in quartieri così importanti devono vedere la più ampia partecipazione di candidati e di elettori, e non essere confinate all’interesse di pochi intimi, guarda caso tutto della stessa parte. Celebrando non si sa neanche dove le elezioni domani, avremmo il più insignificante ed irrilevante momento di democrazia partecipata a memoria d’uomo”.
