Alba Adriatica, riapertura via Mazzini: commercianti in affanno, serve una data certa
Presa di posizione di Daniele Straccia coordinatore di Forza Italia

Alba Adriatica ha bisogno di certezze, non di slogan. E mai come in questa occasione non ci si può permettere che una premessa diventi l’ennesima occasione mancata”.
La chiosa è di Daniele Straccia, coordinatore di Forza Italia ad Alba Adriatica, e il riferimento riguarda il cantiere di via Mazzini, dove viene realizzata la maxi-condotta delle acque bianche e che tante discussioni ha generato tra commercianti e cittadini anche in relazione di quelli che sono i tempi e, soprattutto, per l’approssimarsi della stagione estiva.
“Il progetto della maxi-condotta – strategico per la sicurezza idraulica della città – sta mettendo a dura prova la tenuta del tessuto economico locale, soprattutto lungo l’asse commerciale e il lungomare”, si legge in una nota.
Gli operatori economici sono in affanno, serve una data certa.
Le attività della zona vivono un momento difficile. I lavori hanno ridotto drasticamente il passaggio e l’accessibilità, con conseguenti perdite economiche che iniziano a pesare. A nulla sono valse le rassicurazioni generiche: i commercianti vogliono certezze, date precise e soprattutto il ripristino della viabilità quanto prima”.
Il cronoprogramma. Nel corso di una riunione dello scorso 26 marzo, l’amministrazione comunale ha presentato un programma dettagliato, compresa la pausa pasquale dei lavori tra il 18 aprile e il 4 maggio.
“Un gesto apprezzabile, che ha dato un primo segnale di ascolto”, sottolinea ancora Straccia, che evidenzia che è ora di passare dalle parole ai fatti.
“Speriamo nel rispetto della promessa: via Mazzini a doppio senso a inizio giugno”.
Il punto cruciale, secondo Forza Italia, è proprio questo: la riapertura di via Mazzini a doppio senso nei primi giorni di giugno, come promesso pubblicamente, deve diventare realtà. È su questo che si gioca la credibilità dell’amministrazione e la fiducia degli operatori locali. Perché ogni settimana di ritardo rappresenta un danno concreto per chi lavora, investe e tiene viva questa parte della città.
Un’opera pubblica a regola d’arte? Si vedrà Con tono amaro e realistico, c’è chi sottolinea che – si spera che per una volta – i lavori procedano con un certo ordine, con una progettazione seria e a fondi PNRR ben indirizzati. Ma l’esperienza insegna che è facile partire bene, e molto più difficile finire meglio. Troppe opere pubbliche, negli ultimi anni, si sono trascinate tra ritardi, rattoppi e risultati deludenti”.