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Acqua del Gran Sasso: assoluzione al processo di Teramo

Teramo. Per il Tribunale di Teramo non ci sono responsabili per quanto accaduto il 9 maggio 2017, quando un grave incidente portò al divieto di consumo dell’acqua in gran parte della provincia. Un episodio che mise in serio pericolo l’acquifero del Gran Sasso, una delle risorse idriche più importanti dell’Abruzzo, da cui dipende l’approvvigionamento di oltre 700.000 persone.

Una decisione che pone fine, dopo oltre otto anni di rinvii e ritardi, a un processo atteso da migliaia di cittadini e che riguardava la sicurezza di una delle risorse più preziose e fragili del nostro territorio.
Pur in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, il WWF non nasconde la profonda amarezza per un verdetto che lascia senza risposte una comunità intera e getta un’ombra sull’effettiva capacità del nostro sistema di garantire la tutela ambientale.
È difficile accettare che, di fronte a un episodio che ha messo in serio pericolo un acquifero da cui dipende più della metà degli abruzzesi, nessuno debba rispondere di quanto accaduto.

Il WWF, costituitosi parte civile ad altre Associazioni, sottolinea che la propria azione non è mai stata finalizzata alla condanna dei singoli imputati, ma alla piena ricostruzione dei fatti e all’individuazione delle responsabilità necessarie per garantire che simili emergenze non si ripetano più.

Evidentemente, otto anni non sono bastati per raggiungere questo traguardo.

Nonostante i milioni di euro spesi e la nomina di diversi commissari straordinari, la messa in sicurezza dell’acquifero non è ancora completata. Persistono criticità strutturali legate alla coesistenza tra le gallerie autostradali, i Laboratori del Gran Sasso e la falda sotterranea, con scarichi d’acqua non ancora pienamente trattati e barriere impermeabili incomplete.
È inaccettabile che, dopo tanto tempo, non ci siano risposte né garanzie reali per la tutela dell’acqua e dell’ambiente. L’acquifero del Gran Sasso deve essere considerato una priorità assoluta: la sicurezza di questa risorsa riguarda l’intera regione e la salute di centinaia di migliaia di cittadini.

 

Strada dei Parchi, società concessionaria delle autostrade A24 e A25, accoglie con viva soddisfazione la sentenza emessa dal Giudice di Teramo Claudia Di Valerio che proscioglie “perché il fatto non sussiste” tre suoi Dirigenti dalle accuse mosse nell’ambito del processo sul sistema acquifero del Gran Sasso.

La sentenza odierna, di cui si attendono le motivazioni, è coerente con l’assunto che Strada dei Parchi, pur avendo messo in atto nel corso degli anni tutti i possibili controlli e gli interventi per mitigare il rischio di incidenti, non ha mai avuto il potere di intervenire sulla sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso con opere di impermeabilizzazione. Si tratta infatti di un’attività estranea alla convenzione con il Ministero concedente che non è mai rientrata nel perimetro delle sue responsabilità, come già chiarito al tempo della costruzione delle gallerie da un parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e ribadito in più occasioni, anche nel corso del procedimento giudiziario, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Una sentenza netta, che sgombra definitivamente il campo dalle gravi accuse di aver sottovalutato il pericolo di inquinamento e riafferma che la concessionaria Strada dei Parchi e i suoi manager hanno sempre operato, nell’espletamento delle attività oggetto della concessione, nel più scrupoloso rispetto delle prescrizioni e della normativa in materia ambientale. Si tratta anche dell’ennesima assoluzione per i manager di Strada dei Parchi, aggiungendosi alle sette assoluzioni con formula piena emesse nell’ambito dei processi per la manutenzione dei viadotti, che pone fine ad anni di inchieste e processi che hanno avuto l’effetto di gettare un ingiusto discredito sull’attività della concessionaria autostradale e dei suoi vertici. Ennesima assoluzione che consente oggi a Strada dei Parchi di proseguire con rinnovata serenità nella propria missione aziendale al servizio del territorio.

 

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