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Pescara

Striscione contro il caro-parcheggi: polizia in Consiglio comunale a Pescara

Pescara. Seduta agitata, quella di stamane, in Consiglio comunale a Pescara, dove è intervenuta la polizia municipale per far rimuovere uno striscione esposto dal gruppo Pettinari contro il caro-parcheggi.

“Io e il collega Massimiliano Di Pillo”, spiega Domenico Pettinari, “appena aperto il consiglio comunale, abbiamo chiesto l’inversione dell’ordine del giorno per far discutere prima degli altri provvedimenti il nostro ordine del giorno che prevedeva il ritiro della delibera di giunta sull’aumento dei parcheggi e delle zone a pagamento e il ritiro della proposta di delibera con la quale vorrebbero aumentare il canone di occupazione del suolo pubblico. Abbiamo, quindi, presentato in aula il contenuto del nostro ordine del giorno chiedendo il voto favorevole della maggioranza .La maggioranza si è espressa con 17 voti contrari così bocciando clamorosamente il nostro ordine del giorno”.

“A quel punto”, spiega ancora il consigliere d’opposizione, “siamo stati costretti a mettere in atto una forma di protesta eclatante con l’esposizione di uno striscione in aula con la scritta ‘Tariffe alle stelle. Vergogna!’. Si è instaurato subito uno scontro politico con toni accesi che ci hanno visti contrapposti al Presidente del Consiglio che chiedeva il ritiro del manifesto. Siamo stati costretti a rimanere con lo striscione in mano diversi minuti fino a quando il Presidente non ha sospeso la seduta chiedendo l’intervento della Polizia Locale in aula per toglierci lo striscione”.

“il Presidente del Consiglio, ci ha detto che porterà il nostro striscione dal Prefetto proprio a dimostrazione di quanto questa maggioranza sia allergica alle forme di dissenso democratico. Noi non vorremmo essere più costretti a mettere in atto guerriglie politico-istituzionali ma se questo centrodestra continua a voltare le spalle ai cittadini e ai commercianti aumentando le tasse, le aree a sosta a pagamento, il numero dei T-red , la Tari e il cannone unico patrimoniale senza nessuna concertazione con le minoranze, saremo ancora costretti a difendere gli interessi della collettività con ogni mezzo consentito dalla legge”.

Sulla “stangata sui parcheggi della giunta Masci”, definendola “un altro svuota-tasche dei pescaresi”, si esprime contrario anche Enrico Di Ciano, segretario del circolo di Pescara di Sinistra Italiana, facendo i conti di “quanto pesano rincari e crescita, su lavoratori e famiglie”.

“Oltre al caos del traffico impazzito per i cantieri aperti che hanno ristretto la città”, afferma, “i pendolari lavoratori e studenti si troveranno a pagare 1,50 euro in più (+60%) per parcheggiare nell’area di risulta e nelle vie limitrofe, dal 7 gennaio. Da subito, ossia dal 1 dicembre diventeranno a pagamento le strisce sulla bianche riviera e attorno all’Università. Il caro-parcheggi si aggiunge al caro-mensa. Facendo i conti, una famiglia-tipo, con un figlio a scuola e un genitore che parcheggia per lavoro nell’area di risulta, tra il caro-mensa scolastica (5 giorni a settimana) e il caro-parcheggi (6 giorni a settimana) pagherà 80.4 euro in più al mese, cioè 787.2 euro all’anno (per 8 mesi di scuola e 1 anno di lavoro). Senza avere nessun servizio in più”.

“Altra stangata in arrivo per i commercianti con l’aumento previsto sul suolo pubblico per esporre all’esterno sedie e tavolini o per organizzare eventi e spettacoli”, segnala ancora Di Ciano: “l’esercente di un locale di Pescara Vecchia dovrà pagare di più mentre con l’ordinanza-Cenerentola dovrà chiudere prima, entro mezzanotte- aggiunge Di Ciano-. Senza contare altri aumenti e rialzi: la Tari, le tariffe per l’utilizzo degli impianti sportivi comunali, le multe in arrivo per fare cassa con i T-Red”.

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