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Sport

Eccellenza, Piccioni-Cognigni: il Giulianova regola il Sambuceto

I giallorossi si mettono alle spalle una settimana complicata

Sayonara Tortoreto

Una settimana non facile per il Giulianova. Le dimissioni di mister Luciano Cerasi per le offese gratuite ricevute sotto il profilo personale e che hanno coinvolto anche la sua famiglia, l’addio del figlio Mattia ai colori giallorossi.

 

Una situazione a cui mai nessuno avrebbe voluto assistere, soprattutto perché il Giulianova è in piena corsa per il primo posto e che ha coinvolto in qualche modo anche il presidente Alessandro Mucciconi che ora dovrà sciogliere il nodo allenatore. In panchina una bandiera, Angelo Pagliaccetti che questo ambiente lo conosce benissimo e che ha già fatto sapere che non proseguirà fino al termine del campionato. Facile supporre la vicinanza a mister Cerasi.

Al Fadini la sfida con il Sambuceto di Del Zotti non si annunciava di sicuro sotto la migliore stella. Anzi, la settimana tribolata avrebbe potuto sferrare un contraccolpo psicologico pericolosissimo. Invece la squadra ha reagito alla grande imponendosi con il più classico dei risultati, un 2-0 che ci sta tutto ma che non dà tuttavia i giusti meriti alla formazione viola, penalizzata da alcune scelte arbitrali. A dire il vero l’arbitro, il signor Aureliano di Rossano, di decisioni discutibili ne ha assunte diverse durante il match facendo storcere il muso un po’ a tutti. Dopo il minuto di raccogliemento in memoria delle vittime del maltempo in Toscana, il Giulianova parte forte. Marchionni è in stato di grazia e da una sua percussione a sinistra nasce un prezioso calcio d’angolo. Zanon pennella dal corner, tocco di Cognigni, Piccioni si getta letteralmente sulla sfera per il vantaggio di casa quando sono trascorsi appena 60 secondi netti.

Partita dunque subito in discesa per i locali che spaventano poco dopo Dedeo con un pallonetto di Marchionni che ruba palla nella trequarti avversaria su indecisione di Serrano Sanchez. La squadra di Del Zotti ha provato con il suo 4-3-3 anomalo a riorganizzarsi. Il gioco è apparso fluido a più riprese. Soprattutto a destra con Sanchez Rodriguez quando riesce a mettere al centro per Clarke la cui girata viene disinnescata da un sempre attento Boccanera che d’istinto devia in corner. La partita è gradevole e vive di spunti tecnici interessanti. La curva ovest canta ininterrottamente e manifesta anche il proprio malcontento con qualche striscione per quanto accaduto in settimana. Un ritrovato Federico Di Paolo fa da cerniera e da suggeritore in mezzo al campo. Ma è sempre dai piedi di Marchionni che partono maggiori insidie. E’ il 25′ quando suggerisce per Maffione che prolunga per Cognigni. De Deo lo mette giù, ma la sensazione è che l’estremo prenda prima la palla. Dagli undici metri comunque il bomber giallorosso è infallibile realizzando il 10 gol stagionale. Il 2-0 spiana ancora di più la strada ai padroni di casa.

Nella ripresa veementi le proteste viola quando Maffione nel tentativo di chiudere in scivolata sposta il pallone nettamente col braccio. Sono trascorsi appena 50 secondi e il possibile rigore per la truppa di Del Zotti avrebbe potuto riaprire la partita. Che il signor Aureliano non sia in giornata lo conferma anche quando al 9′ sventola il secondo giallo a Marchionni per simulazione. In realtà il forte laterale giallorosso rimedia un pestone sul piede sinistro. Sarebbe rigore ma l’arbitro opta per la simulazione mandando il numero 10 anzitempo negli spogliatoi facendogli saltare anche la delicata sfida del San Marco di Pescara contro la Folgore in programma tra una settimana. Nonostante l’uomo in meno il Giulianova riesce a tenere sotto controllo la gara e a limitare le azioni avversarie, cercando anche di approfittare di qualche ripartenza. Finirà senza grandi sussulti e con la squadra di casa sotto la curva. C’è un campionato da affrontare possibilmente vincendolo, c’è una maglia da onorare. E c’è un allenatore da rispettare, mister Cerasi che ha scelto di farsi da parte ma che prima di andare via ha chiesto ai suoi ragazzi di vincere per lui e per i tifosi.

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