Sindacati preoccupati per la Purem di Castellalto: “Produzioni trasferite altrove”
Le parole di Fiom Cgil e Fim Cisl, appuntamento con l'azienda l'11 giugno

Le segreterie provinciali di FIOM CGIL e FIM CISL di Teramo esprimono forte preoccupazione per la situazione attuale dello stabilimento Purem by Eberspächer di Castellalto, la multinazionale attiva nel settore Automotive.
“Negli ultimi giorni si sta registrando un progressivo e preoccupante trasferimento di codici produttivi verso altri siti aziendali, senza che, al contempo, si riscontri un adeguato reintegro con nuovi progetti o produzioni. Una dinamica che, se confermata, metterebbe seriamente a rischio la tenuta produttiva del sito e aprirebbe interrogativi concreti sulle prospettive occupazionali per le lavoratrici e i lavoratori, già duramente colpiti in passato dalla minaccia – poi fortunatamente rientrata – di delocalizzare lo stabilimento in Romania”.
Per queste ragioni, “come FIM e Fiom abbiamo richiesto e ottenuto un incontro urgente, fissato per l’11 giugno, con l’Amministratrice Delegata del sito, Paola Cugliero, e il Plant Manager Marco Matteucci (già Presidente proprio della Sezione Automotive di Confindustria Medio Adriatica). In tale occasione, chiederemo all’azienda risposte puntuali e trasparenti sui piani industriali futuri: in particolare, quali codici produttivi resteranno attivi a Castellalto e quali nuovi progetti verranno eventualmente assegnati, al fine di garantire la continuità produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Alla luce di quanto accaduto nel 2023 – quando l’azienda annunciò improvvisamente una chiusura poi revocata grazie alla mobilitazione di lavoratrici e lavoratori – riteniamo inaccettabile che possano essere assunte decisioni unilaterali senza un preventivo confronto con le parti sociali. Ogni cambiamento rispetto agli impegni precedentemente assunti con le organizzazioni sindacali, che rappresentano le lavoratrici, i lavoratori e il territorio, deve essere oggetto di un confronto, non semplicemente comunicato a posteriori”.
Come FIOM e FIM di Teramo “confidiamo che l’azienda, nell’incontro dell’11 giugno, fornisca risposte chiare, concrete e rassicuranti. Riteniamo non vi siano motivi oggettivi per temere sorprese; certamente, qualora così non fosse, significherebbe che la fiducia richiesta da parte loro, e anche riposta, in questi mesi, da parte delle lavoratrici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, sarebbe stata gravemente tradita. La condizione dello stabilimento Purem si inserisce, peraltro, in un contesto più ampio di forte criticità che coinvolge l’intero comparto dell’automotive. Anche gruppi industriali di primo piano, come Stellantis, per la quale la stessa Purem lavora, stanno adottando strategie che appaiono scollegate dalle reali necessità di investimento e rilancio del settore in Italia. A queste responsabilità industriali si somma una politica sempre più assente, sorda alle esigenze di tutela dell’occupazione e priva di una strategia industriale capace di sostenere una transizione giusta, equa e orientata alla salvaguardia della produzione e del lavoro nel nostro Paese – concludono Marco Boccanera e Natascia Innamorati – continueremo a vigilare con determinazione, mettendo al centro il rispetto degli impegni assunti e la difesa dell’occupazione nello stabilimento di Castellalto, con l’obiettivo prioritario di garantire un futuro certo alle lavoratrici e ai lavoratori coinvolti”.