
\PESCARA (3-5-2) – Desplanches, Gravillon, Brosco, Capellini; Faraoni, Letizia; Caligara, Valzania, Dagasso; Di Nardo, Tonin. In panchina: Saio, Corazza, Corbo, Brandes, Squizzato, Meazzi, Graziani, Berardi, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra. Allenatore: Gorgone
FROSINONE (4-2-3-1) – Palmisani, Oyono, Calvani, Monterisi, Bracaglia; Calò, Cichella; Koutsoupias; Ghedjemis, Kvernadze. In panchina: Pisseri, Sherri, Biraschi, Cittadini, J. Gelli, Marchizza, J. Oyono, Kone, Corrado, F. Gelli, Grosso, Masciangelo, Zilli, Vergani. Allenatore: Alvini
Reti: 1′ Tonin, 5′ Koutsoupias, 56′, Oyono,
Arbitro: Paride Tremolada di Monza
Match da testa-coda all’Adriatico, dove il Pescara, ultima della classe, ospita la capolista Frosinone con l’infermeria piena ma il coraggio dell’underdog.
Avvio dinamitardo, soli 40′ e il Pescara va in vantaggio con un gran numero di Tonin: finta su Monteirisi per far scorrere la palla in area e destro che batte Palmisani a incrociare. Il Frosinone pareggia in 5 minut: verticalizzazione per Koutsopias che salta Valzania, mira all’angolino basso più lontano, bacia il palo con la palla e batte Desplanches. Ma il Pescara non si sgretola, anzi, assedia la porta di Palmisani per tutto il primo tempo, costringendo i ciociari a più di un salvataggio sulla linea e Capellini si vede annullare anche il goal del raddoppio per un fallo di Faraoni.
Nella ripresa, però, la capolista rientra in campo rimotivato e al 56′ Oyono spara una fucilata da 30 metri imparabile per Desplanches – dritta all’incrocio dei pali – e confeziona la rimonta. Il Delfino non molla e al 63′ tenta il nuovo pari: Caligara cerca la sua prodezza balistica dalla distanza, Palmisani si tuffa, sbaglia l’intervento ma riesce a deviarla in corner. Gialloblu in gestione dopo il vantaggio, senza disdegnare la sortita offensiva e al 75′ Desplanches deve distendersi sulla conclusione ravvicinata di Zilli e altrettanto deve fare all’86’ su Ghedjenmis e poi su Koutsoupias. Brosco rischia l’espulsione per fallo da ultimo uomo al 90′, ma viene salvato dal Var. Iniezione di fiducia per gli adriatici che al 93′ sfiorano il pari in extremis: verticale morbida di Valzania, torre di Di Nardo per l’inserimento di Okwonkwo che allunga la zampata, Palmisani rintuzza in qualche modo, tap-in di Faraoni a ribadire ma sulla linea c’è Cittadini a dire di no. Assedio disperato finale, con anche Desplanches a colpire di testa su corner ma non basta.
Come non basta il grande cuore dei biancazzurri al cospetto della compattezza della capolista: il Delfino rimane in fondo alla classifica e si avvicina sempre più a chiudere il 2025 nel peggiore dei modi.



