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“Ci siamo trasferiti a Torricella Sicura, ma siamo abbandonati” FOTO

La segnalazione di una famiglia che ha scelto una frazione del borgo, con una strada colabrodo

“Con la mia famiglia ci siamo trasferiti da Seveso qui in provincia di Teramo, precisamente a Magliano di Torricella Sicura, ben felici di vivere una vita tranquilla e salutare nel borgo del meraviglioso Abruzzo, spinti anche dalle pubblicità che incoraggiavano a ripopolare i borghi ormai quasi disabitati”.

Inizia così il racconto del signor Giordano, che ha voluto raccontare alla nostra redazione le sue vicissitudini.

“L’unica cosa negativa erano i 6 km di strada bianca e in pessime condizioni per giungere alla casa. Ma le rassicurazioni degli abitanti di Santo Stefano ed in particolare del Comune di Torricella, del presidente della Provincia e della Regione, ci hanno dato speranza che la manutenzione sarebbe stata fatta a breve (da decine di anni mai stata fatta manutenzione nonostante strada provinciale)”.

E ancora: “Ora, sono passati oltre 2 anni da nostro arrivo, ma la strada è notevolmente peggiorata al punto che: alla richiesta di assistenza per la residente signora Annina (87 anni, che vive vicino alla famiglia; ndg), la persona incaricata si è rifiutata di assistere causa la strada. Una mattina proprio la signora Annina è caduta ed ha rotto il femore e l’ambulanza con grandi difficolta è arrivata dopo oltre un’ora”.

Giordano prosegue: “Abbiamo ottenuto la autorizzazione per il posizionamento di pannelli fotovoltaici compreso l’ok di una ditta, ma quando l’incaricato è arrivato alla casa trafelato e arrabbiato per aver rischiato danni all’auto, ha segnalato alla ditta le condizioni della strada, il giorno successivo ci è arrivata una email che annullavano il contratto per le difficili condizioni di consegna. Altro episodio, è quando un turista che ha percorso la strada ha dovuto abbandonare l’auto (una Mini nuova) avendo distrutto la coppa dell’olio. Inoltre, sono caduti grandi sassi sulla strada e mio figlio per andare al lavoro ha subito la rottura del parabrezza della Citroen C1 (fortunatamente un sasso non di grandi dimensioni)”.

Le vicissitudini non sono finte: “Nel 2024 è stata fatta una rapida manutenzione in alcuni brevi tratti (così ci è stato detto) ma nessuno si è accorto data la pochezza dell’intervento. E’ stato inoltre riparato il cimitero di Magliano ed è in programma la manutenzione della Chiesetta di San Nicola, e la strada per arrivarci da Santo Stefano (quella in questione) la lasciate senza manutenzione? Qui ci lavorano aziende (alle quali viene ostacolato il lavoro) oltre alla nostra famiglia (5 persone), e sono in arrivo nuovi insediamenti sia a Magliano che a Faognano. Ora mi chiedo: è così che vengono accolti cittadini che hanno avuto fiducia delle promesse fatte dalle amministrazioni? O ci si muoverà solo quando succederà qualcosa di grave? Mi risulta sia un dovere fare annualmente la manutenzione delle strade qualora ci sia la necessità. Come è possibile fare piccoli interventi tappando buche varie sapendo che alla prima pioggia la breccia posizionata se ne va? E come è possibile non fare nulla ma dare autorizzazione a fare prove di rally sulla strada sapendo che viene ulteriormente deteriorato il fondo stradale? Ci sono punti con pezzi di vecchio asfalto e in questo caso mettendo il fondo di breccia alla prima pioggia se ne va, e fare piccoli rattoppi non risolverà il problema, quindi dalla Roulotte abbandonata fino a Magliano (deposito materiali immondizia), come lo era una volta visti i pezzi di asfalto ancora presenti, deve essere fatto con asfalto, mentre all’inizio può essere fatto il fondo con breccia ma di almeno 10 cm”.

E conclude: “Abbiamo fatto una petizione cui hanno aderito e firmato molte persone. Siamo persone estremamente comprensive ma questa situazione non può andare oltre, e qualora non venga fatto ancora nulla o fatto male tanto per dare un contentino, sarà mia premura agire in tutte le sedi competenti e con denunce e qualora si necessiti anche penalmente e naturalmente con richiesta danni. E naturalmente se la situazione persiste, saranno chiesti i danni”.

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