
Pescara. La ASL di Pescara sarà rappresentata nel viaggio della Fiamma Olimpica dei Giochi Invernali Milano Cortina 2026 dal Dr. Luca Tarquini, medico del Centro Trasfusionale aziendale, selezionato come tedoforo per la tappa del 3 gennaio 2026.
Un riconoscimento che assume un valore significativo non solo sul piano simbolico, ma anche per il messaggio che attraverso questo gesto viene affidato ai territori e alle comunità attraversate dalla staffetta olimpica.
Il Dr. Tarquini presta servizio presso il Centro Trasfusionale di Pescara, diretto dalla Dr.ssa Anna Quaglietta, ed è stato scelto come tedoforo per la tappa che partirà da Montesilvano e si concluderà all’Aquila. La sua partecipazione si inserisce in un percorso che vede la Fiamma attraversare l’Italia come segno di continuità, responsabilità e impegno condiviso.
“Portare la Fiamma Olimpica – afferma il Dr. Tarquini – rappresenta per me un motivo di grande orgoglio, non solo personale ma collettivo. In questo gesto riconosco la possibilità di rendere visibile un impegno che si rinnova ogni giorno nel lavoro del Centro Trasfusionale: la donazione di sangue come scelta consapevole, come espressione concreta di responsabilità verso l’altro, come atto disinteressato che rende possibile la cura e, soprattutto, il salvataggio di vite umane”.
Alla tappa abruzzese prenderanno parte anche le associazioni dei donatori, in particolare la FIDAS, a testimonianza del forte legame tra l’Azienda e le Associazioni, il mondo dello sport e quello della solidarietà. La presenza del dottor Tarquini sarà idealmente a nome di tutti i professionisti del Centro Trasfusionale della ASL di Pescara e di quanti, ogni giorno, contribuiscono a rendere possibile la donazione di sangue sul territorio provinciale: senza i donatori non sarebbe possibile garantire continuità assistenziale e sicurezza delle cure.
“La selezione di un Medico del Centro Trasfusionale come tedoforo – dichiara il Direttore Generale della ASL di Pescara Vero Michitelli – è motivo di sincero apprezzamento per l’Azienda. Nel viaggio della Fiamma Olimpica, i tedofori non sono semplici portatori di un simbolo, ma persone chiamate a dare voce, con la propria storia, a ciò che la Fiamma rappresenta. Ogni passo affidato a un tedoforo diventa un racconto, un gesto che si carica di significato e che parla ai territori attraversati. In questo senso, la presenza di un medico del Centro Trasfusionale della ASL di Pescara assume un valore preciso: la Fiamma diventa veicolo di un messaggio concreto, legato al dono come scelta consapevole, alla responsabilità verso l’altro e alla possibilità reale di salvare vite umane attraverso la donazione. È un’occasione di rilievo internazionale, capace di dare voce, in un contesto di grande attenzione collettiva, a un messaggio essenziale e concreto: quello del donazione del sangue come fondamento della cura e della vita”.



