
Pescara. Come prevedibile, lo scontro politico conseguente all’annullamento parziale delle elezioni comunali a Pescara diventa sempre più un duello infuocato tra il sindaco Carlo Masci e il candidato sconfitto, Carlo Costantini.
Pochi giorni fa, assessori e consiglieri di centrodestra si erano compattati attorno al sindaco, puntando più volte il dito contro le recenti dichiarazioni di Carlo Costantini che, ora, replica a sua volta: “Masci continua ad attaccare l’arbitro (i Giudici del TAR) per avere fischiato il fallo ed anche il VAR (le ricorrenti), colpevole di avere chiesto all’arbitro di rivedere l’azione di gioco. Ma lo fa esclusivamente per deviare l’attenzione e cercare di nascondere il fatto che il fallo è stato commesso ed impone per la sua gravità che sia espulso”.
“Le accuse di Masci e dei suoi ‘ex assessori’ – aggiunge – sono pretestuose e negano la verità oggettiva dei fatti. Due esempi su tutti. Il primo: sono mesi che Masci dichiara sui social e sui mezzi di informazione di non avere mai nominato i Presidenti di Sezione ed oggi è furioso con me perché sarei colpevole di avere fatto emergere che in realtà ne ha incaricati 27. Ed allora poniamoci un interrogativo, senza pregiudizi e riserve mentali. Il colpevole è chi ha fatto emergere che le sue dichiarazioni non erano vere, o Masci che ha dichiarato ai Pescaresi fatti che non corrispondono a verità?”.
“Il secondo – va avanti Costantini, postando sui social anche una foto dei presunti plichi manomessi dopo gli scrutini delle schede elettorali – Masci continua a ripetere ossessivamente che si tratta solo di errori formali, ma la scomparsa fisica di quasi mille schede (pari al doppio dei 472 voti che lo separavano dal 50%) ed i plichi sventrati e/o aperti sono davvero solo errori formali, o sono piuttosto fatti materiali e sostanziali? Se Masci ed i suoi ‘ex assessori’ sono davvero convinti della fondatezza delle accuse violente che ogni giorno mi rivolgono, non devono avere paura”.
“In primo luogo, non devono avere paura di denunciarmi all’Autorità giudiziaria per averli diffamati e devono farlo oggi. Ed al tempo stesso, non devono avere paura di appellare la sentenza al Consiglio di Stato e la devono appellare oggi. Io non ho paura. Mi basta sapere di essere stato e di essere oggi dalla parte di tutti i pescaresi per bene, di qualsiasi appartenenza politica, indignati per quello che è accaduto. Masci, invece, continuando a gettare le pietre contro di me ed a nascondere le sue mani – conclude Carlo Costantini – sta dimostrando ogni giorno alla Città di avere paura della verità”.