
Sulmona. Tre persone, un 18enne e due minorenni, sono stati arrestati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sulmona per le violenze su una ragazzina di 12 anni, poi pubblicate anche su gruppi WhatsApp.
Gli indagati dovranno rispondere a vario titolo di violenza sessuale di gruppo aggravata, violenza sessuale aggravata, atti sessuali con minori di 14 anni, produzione di materiale pedopornografico, detenzione di materiale pedopornografico e atti persecutori.
Gli arrestati sono stati rintracciati nelle loro case e condotti nel carcere di Sulmona e nel minorile di Casal del Marmo, a Roma.
All’ANSA il procuratore della Repubblica di Sulmona, Luciano D’Angelo, in merito all’arresto avvenuto questa mattina di tre persone — un 18enne e due minorenni — accusate di ripetuti abusi sessuali e ricatti ai danni di una ragazzina di 12 anni a Sulmona.
Le violenze sarebbero state riprese dagli aguzzini, che avrebbero poi minacciato l’adolescente di diffondere il materiale se si fosse sottratta agli abusi. A luglio, un video sarebbe effettivamente finito su un gruppo WhatsApp, spingendo la vittima a denunciare.
“In questa vicenda l’aspetto giudiziario è secondario rispetto a quello culturale — ha sottolineato D’Angelo — e in ogni caso non c’è nulla da gioire: non abbiamo catturato un pericoloso assassino, ma individuato due minorenni e un appena maggiorenne. È una vicenda in cui tutti perdono”.
“Io non sono mai soddisfatto quando qualcuno finisce in carcere, figuriamoci quando si tratta di minorenni”, ha aggiunto il procuratore. “Non so neppure se le parti in causa, all’epoca dei fatti, si siano rese conto del disvalore delle loro azioni”.



