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Chieti

Chieti, sede Polizia Locale: botta e risposta tra amministrazione comunale e Colantonio

lOCATELLI

Chieti. “Vorrei essere di aiuto al Sindaco di Chieti Dott.Diego Ferrara ,che evidentemente non ha ben chiara la situazione dei ” contenitori vuoti” presenti nella Città di Chieti.

Il problema dello spostamento del Comando della Polizia Municipale di Chieti per la presenza di amianto e quindi la necessità di dover affrontare urgenti lavori di rifacimento della pavimentazione,non è una cosa improvvisa ,ma è già stata certificata dal RSPP del Comune nell’anno 2023 , non come erroneamente riportato nel 2024.

Sono pienamente in accordo con le giuste rivendicazioni e preoccupazioni del personale operante nei locali ormai malsani.

Al Sindaco consiglio di affacciarsi alla propria finestra di casa , o attraversare Via Nicolini e portarsi sulla parallela Via Discesa delle Carceri , noterà un bell’edificio ,ex Pediatrico (Brefotrofio per i Teatini), che ospita al primo piano il l’ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli Studi) in locale di proprietà della Provincia di Chieti.

I due piani superiori .secondo e terzo sono stati trasferiti dalla Provincia di Chieti alla Regione Abruzzo in occasione in attuazione della “Legge del Rio” la N.56 del 7 aprile 2014 ,quando il Genio Civile Provinciale fu trasferito alla competenza Regionale e l’allora Governo Regionale ,trasferì materialmente gli Uffici ed il personale nell’edificio Regionale di Via Asinio Herio ,lasciando abbandonati dal 2015 due piani aventi una superficie complessiva di oltre 500 mq. ed adattissimi ad ospitare i quasi prospicienti Uffici della Polizia Municipale.

Quindi al Sindaco “spaesato ” di Chieti, capoluogo di Provincia, chiedo con sollecitudine di contattare il nostro concittadino ,Governatore della Regione Abruzzo e richiedere con la cortesia del caso, l’utilizzo per un anno dei locali posti al secondo e terzo piano dell’edificio in Chieti ,alla Via Nicola Nicolini civ.4, muniti di ascensore e di impianto di riscaldamento funzionanti nonchè dell’impiantistica d’ufficio necessaria.

Cosi avremo la certezza che, almeno per un anno (se sarà sufficiente) uno dei tanti contenitori vuoti della di proprietà della Regione Abruzzo presenti nella Città di Chieti avrà un utilizzo importante e veramente necessario in questo particolare momento per una classe lavorativa meritevole di attenzione da parte di tutte le istituzioni.
Io non sono mai stato favorevole alle denunce in Procura ,ma in 32 anni di “vita amministrativa” ho cercato sempre di attuare una politica di dialogo legata all’efficienza ed al bene comune”. Si legge così in una nota del capogruppo della Lega al Comune di Chieti, Mario Colantonio.

“Le condizioni del comando della Polizia Locale in merito alla presenza di amianto sono state prese in seria considerazione da parte di questa Amministrazione, che dopo aver provveduto a mettere in sicurezza le aree esposte, ha già avviato e quasi definito i lavori di sistemazione di una sezione del Comando dove la settimana prossima sarà collocato parte del personale”, affermano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore al Personale Massimo Cassarino.

“Nel frattempo abbiamo disposto il trasferimento degli altri agenti al quinto piano della sede comunale di Viale Amendola – informano il sindaco e l’assessore Cassarino – , dislocazione resa possibile da ulteriori trasferimenti interni di altri uffici che sono in atto, questo finché non saranno terminati i lavori di bonifica dell’area dov’è stato rinvenuto l’amianto. Tali interventi saranno programmati a seguito dell’approvazione del bilancio, trovando l’adeguata copertura delle somme per la successiva esecuzione. Questo stato dell’arte è bene a conoscenza sia della comandante e degli agenti, sia dei sindacati, con i quali abbiamo avuto più occasioni di confronto, al fine di trovare la soluzione migliore per la salute e per le speciali peculiarità delle funzioni di Polizia Locale. Prendiamo atto dell’esposto fatto alla Procura, ma siamo oltremodo fermi nel dire che da parte nostra non c’è stata negligenza. I tempi sono dettati dalla complessa situazione degli spazi e dalla necessità di trovare una soluzione ottimale nel più ristretto arco temporale, cosa che ad oggi ci porta a escludere alternative non facilmente praticabili, come prospettato in più di una riunione anche ai sindacati, affinché il Corpo di Polizia Locale possa continuare a operare in sicurezza. Cosa accaduta con l’idea di utilizzare la sede di Piazza Carafa lasciata vuota da Teateservizi, o di spostarli al Polo Tecnico, su cui è tuttora aperta un’interlocuzione con la Provincia e gli altri soggetti coinvolti per vagliare la tempestiva praticabilità anche di quella dislocazione”.

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